Continua la battaglia di Andrea Milko Skofic per l’eredità di sua madre, l’intramontabile Gina Lollobrigida. Dopo tre mesi di intense indagini sull’inventario dei beni della diva italiana, è venuto fuori come manchino ben 9 milioni di euro all’appello. Soldi che, secondo il figlio, sarebbero stati impropriamente utilizzati da Andrea Piazzolla, all’epoca factotum della famosa attrice. Per Skofic, “Piazzolla avrebbe usato il suo ruolo per allontanare mia madre dagli affetti, isolarla e poi raggirarla”.
Il nuovo caso sull’eredità di Gina Lollobrigida: mancano 9 milioni di euro
Per giustificare le sue accuse, Andrea Milko Skofic racconta ai giornali: “Sui conti correnti non c’era quasi nulla. Al punto che l’amministratore di sostegno fu costretto a pagare le cure dentali a mia madre, poche migliaia di euro. Lei non sapeva come pagarsi il dentista, lui girava in Ferrari e in elicottero”. Un accusa di raggiro pesante vero Andrea Piazzolla, che dopo il figlio della Lollobrigida verrebbe sostenuta ora anche dalla Procura di Roma. Una situazione che, vista la chiamata in causa della Giustizia italiana, l’ex factotum ora dovrà chiarire obbligatoriamente senza più le ambiguità del passato.
Le accuse della Procura verso Andrea Piazzolla
La magistratura, almeno al momento, sembra pendere verso le ragioni di Andrea Milko Skofic, partendo da questa testimonianza, resa poi pubblica dallo stesso figlio della Lollo: “Quando è arrivato nella nostra vita, il patrimonio di mia madre era più che buono. Ora non è rimasto nulla. La casa di piazza di Spagna è stata venduta, come quella di Montecarlo. I soldi? Spariti, come quelli dei gioielli messi all’asta da Sotheby’s nel 2013. Nel frattempo Piazzolla prelevava decine di migliaia di euro in contanti, viaggiava in elicottero, acquistava Ferrari e Jaguar. Le hanno raccontato bugie, distorcendo la realtà, hanno allontanato anche i suoi amici. Quelli che potevano aprirle gli occhi. Fino a che è rimasta isolata, con un solo interlocutore”.