Non sembra uscirne la città di Roma dall’emergenza rifiuti, in una situazione che preoccupa in particolar modo l’Ordine dei Medici. A lanciare l’allarme è il presidente Antonio Magi, che parla di “una situazione igienica della città, che può favorire nuove epidemia e malattie nel periodo dell’Estate 2023”. Basta fotografare i secchioni di Roma per comprenderlo, pieni di rifiuti e in alcuni casi non svuotati anche per 14/15 giorni consecutivi.
L’Ordine dei Medici bacchetta il Sindaco di Roma sui rifiuti
Il rischio di patologie igieniche sanitarie è alto, poiché a Roma il decoro sembra mancare ovunque. Non si tratta più di trovare secchioni non puliti, ma anche di spazzatura sui marciapiedi o lungo le strade, oltre i parchi pubblici tenuti completamente in uno stato di degrado e con l’erba alta. Tutte situazioni dove, i virus, potrebbero trovare il perfetto “nido” per proliferare e portare problemi alla cittadinanza.
“L’Estate 2023 porta il rischio di malattie”
Su Repubblica Roma, a parlare è Antonio Magi (presidente dell’Ordine dei Medici): “Il tema dei rifiuti non è stato affrontato ma è chiaro che insieme a quello della prevenzione sarà al centro del prossimo incontro con l’Iss, gli assessori competenti e i delegati del sindaco nelle Asl. C’è anche un problema per il verde pubblico e per la manutenzione dei marciapiedi: erba alta e alberi non potati. I parchi e i giardini con erba altissima sono un ricettacolo di insetti e un rischio per i bambini, penso alle zecche“.
Il Campidoglio smentisce l’Ordine dei Medici
Sempre su Repubblica Roma, l’assessora Sabrina Alfonsi prova a ribattere all’Ordine dei Medici: “A Roma non c’è un rischio di emergenza sanitaria, ma non c’è neanche una emergenza rifiuti, come ha già detto il sindaco Gualtieri. Stiamo lavorando per continuare a migliorare questa situazione ma se non c’è stata una emergenza sanitaria due anni fa quando rimanevano 2mila tonnellate di rifiuti a terra non vedo come possa esserci oggi quando i rifiuti a terra non rimangono perché ci sono gli sbocchi per tutti rifiuti che vengono prodotti”.
Foto: @Gianandrea