Arriva l’inverno e la Croce rossa ricorda che l’emergenza freddo colpisce le categorie più fragili, tra cui anche i senzatetto e senza fissa dimora. Secondo gli operatori serve un piano di intervento per sostenere le persone in difficoltà.
Roma è la città in Italia che ospita il maggior numero di senzatetto in Italia. In totale si contano circa 96.197 persone in difficoltà nel nostro Paese, quasi tutte nel Lazio. Una condizione che, soprattutto sotto Natale e con l’arrivo delle temperature più rigide, secondo la Croce rossa richiede misure d’emergenza e un piano strategico per aiutare le categorie più fragili.
Roma prima città per senzatetto in Italia: se ne contano circa 22.182
Sono 22.182 le persone che a Roma si trovano senzatetto o senza fissa dimora. I dati, elaborati da Istat nel 2021, sono quantomai attuali. “Quella delle persone senza dimora è un’emergenza che ci riguarda tutti e che dal punto di vista delle misure da mettere in campo per affrontarla e provare a risolverla dovrebbe vedere un piano straordinario di intervento a sostegno di chi vive condizioni di forte marginalità”, ha diramato in queste ore la Cri. Sta facendo molto discutere, per esempio, la chocard morta di freddo a Roma in via Giulia, su cui sono ancora in corso le indagini.
“Ora inizia quel periodo dell’anno, con il freddo, in cui non sono poche le notizie di persone che vivono in ripari di fortuna o sulla strada nelle nostre città che perdono la vita. Una situazione che aggrava ancora di più uno stato di crisi che dura 365 giorni l’anno”, fa sapere Cri.
Comuni in difficoltà nell’attuazione del piano freddo
“I Comuni sono spesso in sofferenza per l’attuazione del piano freddo che sicuramente ne attenua molte volte le conseguenze più drammatiche ma che spesso faticano ad attuarsi”, prosegue nella nota Croce rossa, “Ma anche il volontariato che rappresenta un argine solido di solidarietà ed aiuto per molti senza dimora, da solo non può farcela. Occorre unire le forze per mettere in campo un piano straordinario che riesca a creare strutture di ricovero temporaneo e progetti di inclusione. Se ne parla spesso, ma ogni anno soprattutto in questa stagione purtroppo c’è chi muore. E questo è veramente molto triste”.