Oggi la sigla sindacale della Fns Cisl ha effettuato una visita presso il carcere Regina Coeli a Roma, con l’obiettivo di esaminare le condizioni di lavoro del personale della Polizia Penitenziaria e valutare la situazione igienica e di sicurezza all’interno dell’istituto penitenziario.
La visita è stata condotta dal Segretario Generale Fns Cisl, Massimo Vespia, dal Segretario Generale Aggiunto, Mattia D’Ambrosio, dal Segretario Generale USR Cisl Lazio, Enrico Coppotelli, dal Segretario Generale Fns Cisl Lazio, Massimo Costantino, e dal Segretario Generale Fns Cisl Roma Capitale, Riccardo Ciofi.
Le criticità della Polizia Penitenziaria nelle carceri del Lazio
Una delle principali criticità rilevate riguarda la carenza di personale all’interno delle unità della Polizia Penitenziaria, che ammonta ormai a -179 poliziotti, prendendo in considerazione la differenza tra le piante organiche previste e il personale effettivamente in servizio, con un deficit che si stima del -58% negli ispettori, del -76% nei sovrintendenti e del -26% negli agenti e assistenti.
Il sovraffollamento dei detenuti nel carcere di Regina Coeli
Attualmente, il carcere romano Regina Coeli registra un sovraffollamento del 165%, con la presenza di 1.041 detenuti rispetto ai 628 previsti dalla struttura. Questo sovraffollamento è una sfida costante per il personale penitenziario, in quanto mette seriamente a repentaglio la sicurezza sia dei detenuti che del personale all’interno di questa storica struttura penitenziaria romana.
La situazione rilevata nelle carceri delle varie province nel Lazio
Nel contesto carcerario del Lazio, la situazione è altrettanto allarmante, con i dati che parlano di un sovraffollamento di +1.044 detenuti rispetto alla capacità regolamentare in tutti i 14 gli istituti della regione. Questi numeri provenienti dalle indagini eseguite, sono stati pubblicati sul sito del Ministero della Giustizia il 30 settembre 2023, mostrando che 6.381 detenuti sono attualmente rinchiusi in strutture progettate per ospitarne al massimo 5.337.
Sovrannumero di detenuti e personale della Polizia Penitenziaria sottodimensionato
La Fns Cisl ha evidenziato molte criticità nelle varie carceri laziali, con la principale che riguarda il personale della Polizia Penitenziaria sottodimensionato. Questo deficit influisce negativamente sulla sicurezza di queste strutture, mettendo a rischio sia i lavoratori che i detenuti.
Inoltre, il personale carcerario è costretto da tempo a gestire detenuti con problemi psichiatrici e situazioni che richiederebbero il trasferimento nelle Rems (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza).
I sindacati di categoria chiedono l’intervento della Regione Lazio
La Fns Cisl Lazio ha sollevato queste questioni attraverso una nota inviata al Presidente della Regione, il governatore Francesco Rocca, il 20 giugno scorso, insieme ad altre organizzazioni sindacali regionali. Tuttavia, nonostante siano trascorsi quasi quattro mesi dall’importante invio della lettera, ancora non è stata ricevuta alcuna risposta alle richieste di incontro e di soluzioni urgenti da mettere in campo nelle carceri laziali.
La richiesta d’interventi per la Polizia Penitenziaria nel Lazio
La Fns Cisl Lazio chiede un’azione decisa da parte dell’Amministrazione Penitenziaria a favore del personale della Polizia Penitenziaria, inclusi i direttori delle strutture, e una maggiore attenzione alle richieste di aiuto provenienti da una realtà già difficile e spesso segnata da episodi critici, come attestano le cronache sugli istituti carcerari laziali.
È necessario fornire un adeguato supporto e risorse per garantire la sicurezza e il benessere di chi lavora all’interno delle carceri di questa Regione.