L'”Emendamento Far West” sulla caccia, così come è stato ribattezzato, è stato (quasi) approvato e mette a rischio tutte le specie animali selvatiche essenziali per il mantenimento dell’ecosistema. I cacciatori potranno sparare ovunque: nei parchi urbani, in città e nei giardini. Un “via libera” molto pericoloso che rischia di entrare in vigore.
L’emendamento sulla caccia
Il nome assegnato al nuovo emendamento proposto e fortemente voluto da Fratelli d’Italia è “Piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica attuabile mediante abbattimento e cattura”. L’emendamento è stato approvato dalla Commissione di Bilancio della Camera dei deputati e farà parte della Legge di Bilancio 2023. Se la Legge di Bilancio sarà approvata, entro il 31 dicembre 2022, i cacciatori potranno sparare ovunque o almeno così sembrerebbe: nelle zone vietate alla caccia, nelle aree urbane, all’interno delle aree protette. Così, tantissimi animali indifesi che non stanno facendo altro che vivere la loro vita potrebbero morire e tutti i parchi cittadini sarebbero in pericolo. Se pensiamo a Roma ci vengono in mente: il Parco degli Acquedotti, il Parco della Caffarella, Villa Borghese e tanti altri luoghi verdi. Così, in tutta Italia nessun parco sarebbe più al sicuro, né per tutti gli animali né per noi. Infatti, sono tantissimi i casi di persone e cani uccisi “per sbaglio” dai cacciatori.
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L’importanza degli animali selvatici
Al centro del mirino c’è quella che viene definita “fauna selvatica”. Stiamo parlando di decine, centinaia di specie selvatiche diverse come lupi, volpi, volatili, orsi e molti altri. L’emendamento non tiene conto del periodo storico che stiamo vivendo, in piena crisi ambientale dove ogni specie ha il suo ruolo nel mantenimento dell’ecosistema. Inoltre, ogni animale è un individuo senziente che sta abitando, ad esempio, un parco, come noi abitiamo le nostre case. Se l’emendamento passasse, il messaggio inviato alle generazioni future sarebbe chiaro e sarebbe pericoloso. Avremmo un maggiore commercio di armi, un’incentivo all’uccisione di altri esseri viventi e un senso di padronanza del mondo. E’ questo il futuro che vogliamo?
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La legge viola le norme europee?
L’emendamento è molto problematico. Nonostante ci siano i numeri per l’approvazione parlamentare, i rischi di questa legge sono rischi ambientali gravi. Il presidente dell’Oipa, Massimo Camparotto ha dichiarato “Se sarà approvato, siamo pronti a segnalarlo alla Corte di Giustizia ambientale europea poiché un emendamento del genere modifica la legge nazionale sulla caccia n. 157/92 che richiama una direttiva europea“. Con lui, tutte le associazioni, i collettivi e i singoli cittadini contrari alla caccia si sono dichiarati contrari: “Faremo il possibile perché questa legge non passi, non è giusto. Vogliamo un mondo migliore, etico e che tenga conto delle vite degli altri animali. Non siamo i padroni del mondo.”.
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