Reggio Emilia. Ritrovati i 7 corpi dei passeggeri che si trovavano a bordo dell’elicottero disperso dalla giornata di giovedì scorso, 11 giugno. I resti del velivolo erano disseminati sul Monte Cusna.
Avvistato da un escursionista l’elicottero disperso
L’avvistamento è avvenuto grazie alla segnalazione di un escursionista che visto il disastro in prima persona. Poco dopo, l’arrivo dei soccorritori, che si sono calati sul posto, rinvenendo all’inizio solamente 5 cadaveri. Dopo un altro approfondito sopralluogo, arriva la conferma: sono tutti morti, pilota compreso, per un totale di 7 vittime.
Il luogo della tragedia sul monte Cusna
Si tratta dei resti dell’elicottero Augusta Koala, avvistati in una zona particolarmente impervia e di difficile individuazione: un grosso canale dove scorre il torrente denominato Lama, proprio sul Monte Cusna, che da sul versante reggiano dell’Appennino tosco emiliano. La zona dista un paio di chilometri dal rifugio Segheria, al passo degli Scaloni, a 1.922 metri d’altitudine. La zona ora è interamente sotto sequestro.
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La tratta dell’elicottero
L’elicottero era partito proprio nella giornata di giovedì, la mattina, dall’aeroporto di Capannori Tassignano (Lucca) ed era diretto a Castelminio di Resana, nel Trevigiano. A bordo del velivolo c’erano 6 passeggeri che erano stati presenti a It’s Tissue, la fiera internazionale dell’industria cartiera in corso a Lucca.
Chi erano i passeggeri a bordo
Come dichiara il quotidiano Il Resto del Carlino, i passeggeri sono Kenar Serhat, Cez Arif, Ilker Ucar, Altug Bulent Erbil, dipendenti di un’importante azienda turca, la Eczacibasi; e Chadi Kreidy e Tarek Tayah, rispettivamente della ditta Sanita e Gespa del gruppo libanese Indevco. Oltre a loro, ovviamente a bordo c’era anche il pilota, il 33enne Corrado Levorin, originario della provincia di Padova.