Il 27enne avrebbe inviato diversi messaggi a Desyree Amato alludendo all’intenzione di uccidere sia il padre sia la madre, così come li aveva già persi lui.
Voleva lasciarla da sola, senza genitori, per farle patire quello che provava lui. Christian Sodano, il 27enne che avrebbe ucciso la madre e la sorella della sua ex ragazza, puntava anche al padre di Desyree Amato. L’uomo non si trovata sul luogo del delitto per puro caso, un ritardo di una trentina di minuti che poteva risultare fatale e lasciarla orfana. È quanto emerge da uno scambio di messaggi tra il ragazzo, accusato di duplice omicidio a Cisterna di Latina, e la 22enne che è sopravvissuta per miracolo.
I messaggi di minaccia: “Ammazzo tuo padre e tua madre”
Ci sarebbe l’aggravante di premeditazione a pesare nei confronti di Christian Sodano. Lui non si dava pace all’idea di dover lasciare la 22enne, conosciuta pochi mesi prima ad Anzio. Una storia travagliata, che Desyree Amato era convinta a chiudere: ecco perché martedì 13 febbraio aveva restituito un anello al suo ex ragazzo, pegno d’amore ma anche simbolo tragico della fine di una relazione. Un epilogo che Sodano non ha mai accettato: il 27enne si trovava a casa della ragazza dal lunedì prima, aveva dormito da lei assentandosi da lavoro e tentato l’impossibile per tornare insieme. Già nei giorni precedenti, però il clima tra i due era teso e al vaglio degli inquirenti ci sono i messaggi “intimidatori” che il giovane le avrebbe indirizzato, alludendo già a una possibile violenza. “Non sono Dio per giudicare una persona, ma visto che Dio mi ha tolto quelle più care (i genitori ndr) ne porterò anche io a Dio. E ne porterò molte”: Sodano era infatti rimasto orfano e per lui la punizione più grande da infliggere alla sua ex sarebbe stata, stando ai messaggi, farle patire quel senso di abbandono. “Ammazzo tua madre e tuo padre”, le avrebbe scritto via messaggio.
Il padre di Desyree vivo per caso: ritardò a casa di mezz’ora
Sono tutti elementi che secondo il legale della famiglia Amato, l’avvocato Marco Fagiolo, concorrono a provare la premeditazione della strage familiare. Al momento però l’aggravante non è ancora stata contestata. Resta il fatto che se Pino Amato, padre della 22enne, fosse rincasato prima, forse Desyree avrebbe perso anche lui. I due familiari si sono invece incontrati alla stazione di benzina a pochi metri dalla villetta di campagna di Cisterna di Latina, lì dove la ragazza lo attendeva dove essere sfuggita alla furia omicida del suo ex ragazzo.
Intanto i poliziotti della mobile proseguono le indagini nell’abitazione di via dei Monti Lepini, mentre è ormai stata confermata come data per le esequie il 22 febbraio: l’ultimo saluto a Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, madre e sorella della 22enne, si terrà dalle ore 15 presso la chiesa Santa Maria Assunta a Cisterna di Latina.