Nella Provincia di Roma effettuati due arresti per violazione delle misure cautelari: le vicende a Labico e Carpineto Romano.
Ancora arresti sul territorio della Provincia di Roma. I Carabinieri sono intervenuti su due casi distinti di violenza domestica, dove di uomini da tempo compivano dei soprusi nei confronti delle proprie compagne. Situazioni che erano già conosciute dalle stesse forze dell’ordine, in quanto gli stessi soggetti erano stati condannati al divieto d’avvicinamento alle donne: misure che però, nel concreto, non erano mai state rispettate, con conseguenti minacce ai danni delle signore.
Due arresti per violazione delle misure cautelari nella Provincia di Roma
Il primo episodio ha toccato un uomo di 35 anni, originario della Romania e residente da diversi anni nel Comune di Labico. Il soggetto da anni compiva violenza fisica verso la propria compagna, tanto da essere sottoposto agli arresti domiciliari: all’epoca dei fatti, sequestrò e picchiò la propria fidanzata durante una vacanza a Rimini.
Il primo Aprile l’uomo ha deciso di evadere dagli arresti domiciliari, con l’obiettivo di tornare a importunare l’ex compagna. La donna, impaurita delle minacce del soggetto, ha dovuto ricorrere al numero d’emergenza 112: qui i Carabinieri hanno arrestato il 35enne, che ora dovrà rispondere davanti alla giustizia di questo nuovo episodio.
L’arresto nel Comune di Carpineto Romano
Il secondo arresto è avvenuto nel Comune di Carpineto Romano, con le manette ai polsi di un 57enne italiano. L’uomo da tempo era divorziato dall’ex moglie, anche se non aveva mai rispettato il divieto d’avvicinamento e di comunicazione imposto dal Tribunale. La decisione era emersa per diverse violenze verso la donna, che in passato era stata vittima di maltrattamenti da parte dello stesso ex marito.
Nonostante il divieto era stato emesso lo scorso 23 dicembre, l’uomo da quel giorno aveva continuato a contattare la signora attraverso i messaggi sul cellulare: nei testi analizzati dalle indagini dei Carabinieri, puntualmente faceva riferimento a minacce fisiche. I Carabinieri, vedendo le molteplici violazioni alle decisioni del Tribunale, hanno dovuto metterlo in stato d’arresto.