Priverno, Latina. Una donna straniera, di 30 anni, è stata beccata dai Carabinieri dopo aver ceduto diverse dosi di hashish al suo cliente dei turno, come hanno ipotizzato gli operatori, era pronta a proseguire i suoi traffici illeciti, finché però una perquisizione dentro casa non ha svelato il nascondiglio dei sui rifornimenti, mettendo fine al suo ‘lavoro’.
La droga, una piaga del territorio
La droga è soltanto uno dei tanti problemi del territorio. Gli stupefacenti che vanno per la maggiore, secondo i bollettini stampa che arrivano direttamente dalle operazioni delle Forze dell’Ordine sono l’hashish e la cocaina. Sempre più giovani, inoltre, vengono ‘beccati’ con le mani nel sacco, sintomo di un’accresciuta diffusione del fenomeno tra le nuove generazioni. Nei casi migliori si tratta di semplici assuntori, nei peggiori diventano invece le nuove leve della mala per lo spaccio, attirati dall’opportunità di guadagnare soldi apparemtemente facili.
Arresto in provincia di Latina: donna 30enne nei guai
L’ultima operazione sul territorio della provincia di Latina risale al 15 Aprile 2023, quando i militari della Stazione di Priverno, coadiuvati da personale del Nucleo Carabinieri Cinofili di Roma e dal personale della Stazione dei Carabinieri di Maenza, a conclusione di mirato servizio, hanno tratto in arresto una 30enne straniera residente nel capoluogo, ma di fatto domiciliata in Priverno, già conosciuta dalle forze dell’ordine. La donna si ritiene sia responsabile del reato di spaccio dopo aver ceduto due dosi di hashish a due assuntori, di cui uno straniero. Un’ipotesi concreta, anche in base a quanto rinvenuto durante le successive perquisizioni domiciliari.
La perquisizione domiciliare
Nel corso della successiva perquisizione domiciliare effettuata con l’ausilio di una unità cinofila, è stata trovata altresì in possesso di ulteriori 360 grammi di hashish, di circa 25 grammi di cocaina e 8 grammi di eroina nonché materiale per il confezionamento unitamente ad un bilancino di precisione. La giovane è stata associata presso la Casa di Reclusione di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Latina, con cui i militari hanno agito in stretta collaborazione. I due acquirenti sono stati invece segnalati alla Prefettura di Latina ai sensi dell’art. 75 del DPR 309/1990.
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