Era stata punta da un uomo mentre si trovava nei pressi di piazza del Popolo. E’ la storia di una giovane mamma di 40 anni, che mentre era intenta a togliere la catena della propria bicicletta, si è vista pungere da quest’uomo per ignoti motivi. La donna, ben cosciente del rischio di poter contrarre l’HIV o l’epatite per il folle gesto, prima di recarsi in ospedale ha deciso di seguire il soggetto e immortalarlo con un video, così da produrre una prova tangibile agli occhi delle Forze dell’Ordine.
Il video che inchioda l’aggressore di Roma e la sua siringa
La giovane donna, mamma di due bambine, non si è persa d’animo nonostante l’oggettivo pericolo che ancora oggi rischia la sua salute. In sella alla sua bicicletta, ha seguito il proprio aggressore, immortalandolo mentre nei pressi di via del Corso era impegnato a compiere atti di vandalismo e soprattutto nel tentare di pungere ulteriori persone col proprio ago. Il video fatto dalla donna, ha permesso alle Forze dell’Ordine d’individuare il responsabile della folle questione.
Infatti, nonostante adesso la vittima sia sotto il controllo medico dello Spallanzani, ovvero uno dei migliori reparti d’infettivologia in Italia, dovrà sostenere degli esami per scongiurare rischi sulla propria salute. Si tratterà infatti di effettuare i test contro l’HIV e l’epatite, così da comprendere se il folle gesto dell’aggressore gli abbia contagiato qualcosa o meno. C’è ottimismo sulle condizioni di salute della donna, considerato come l’ago, pur pungendola, non l’ha ferita e tantomeno fatto perder sangue.
Il needle spiking: la droga dello stupro passa da un ago
Il caso sarebbe legato al fenomeno di needle spiking, ovvero le punture a base di droga che stanno sconvolgendo la vita della movida europea. Oggi la droga dello stupro non passa più da polveri nel bicchiere o sulla spalla di una donna mentre si balla in discoteca, ma bensì da punture che vanno a stordire la ragazza, lasciandola in balia del proprio violentatore se non aiutata da amici o persone di fiducia in quei frangenti. Una situazione che sta scuotendo la realtà europea, dove soprattutto nei Paesi del Nord sono centinaia le ragazze che denunciano il fenomeno.
Alla fine del 2021 la polizia inglese aveva registrato 200 casi di donne stordite a tradimento con Ghb durante le notti di movida. La pratica più diffusa è lasciare cadere delle gocce nel bicchiere, ma 24 vittime sono state punte alle spalle con degli aghi sottilissimi. L’effetto è lo stesso. Altri 200 casi di punture selvagge si sono registrati in Francia, da Lile a Tolonue. Un 20enne di Tolone è stato rinviato a giudizio in un’indagine sullo spiking. Anche a Belfort sei persone avevano denunciato di essere state punte durante un festival, così come altre quattro a Gers in occasione del festival Pentecostavic a Vic-Fezensac. Altri 23 casi si contano in Spagna, dall’estremo Sud, in Aldalusia, fino alla Catalogna, ai confini con la Francia appunto. E adesso è allarme spiking anche a Roma.