USA. Certamente si è trattato di un episodio senza precedenti nella storia americana, di ieri e di oggi: i federali sono entrati nella residenza privata di un ex presidente con un mandato di perquisizione. Davvero eclatante: l’FBI in persona, nelle ultime ore, ha fatto letteralmente irruzione nella residenza di Donald Trump con un mandato di perquisizione presso il resort Mar-a-Lago a Palm Beach, in Florida, prelevando alcune scatole di documenti.
Blitz dei federali a casa Trump: perché?
Tra i federali, nonostante Trump avesse – certo con riluttanza – ceduto a gennaio i documenti richiesti dall’indagine, non tutti erano convinti che avesse consegnato tutto. Lo scorso febbraio, infine, l’ex presidente aveva poi consegnato agli Archivi nazionali degli Stati Uniti un totale di 15 scatole contenenti documenti classificati. In quell’occasione, gli Archivi chiesero al dipartimento della Giustizia di valutare una possibile violazione della legge federale. Da lì il sospetto Trump avrebbe potuto conservare altri preziosi file segreti nella sua casa in Florida.
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L’ira funesta di Donald Trump
Ovviamente, le polemiche non sono mancate: Trump è andato su tutte le furie, definendo l’azione un vero e proprio ”attacco dei Democratici della sinistra radicale che disperatamente non vogliono che mi candidi alla presidenza nel 2024”. Poi, ha aggiunto, secondo i media locali: ”“Dopo aver lavorato e collaborato con le agenzie governative competenti, questo raid senza preavviso nella mia casa non era necessario né appropriato”.
Perquisizione negli alloggi personali
Secondo le testimonianze ufficiali della Cnn la perquisizione dell’Fbi si sarebbe concentrata negli alloggi personali di Trump e negli uffici. Ma cosa stava cercando nello specifico il Federal Bureau of Investigation nelle stanze di Trump? Per prima cosa, c’è da sottolineare che il dipartimento di Giustizia ha due indagini in atto rispetto all’ex presidente: la prima, sul tentativo di ribaltare il risultato delle elezioni presidenziali del 2020 e sui fatti del 6 gennaio 2021; la seconda sul trattamento di documenti riservati.
La legge sui documenti ufficiali
Sebbene la legge che disciplina la conservazione dei documenti della Casa Bianca- il Presidential Records Act– non sia particolarmente punitiva, è pur vero che le varie situazioni possono essere aggravate a causa di leggi penali, soprattutto se si tratta di materiale classificato. Il codice penale nazionale, comunque, persegue chi “commetta atti depredativi contro qualsiasi proprietà degli Stati Uniti” e “nasconda, rimuova, mutili, cancelli o distrugga intenzionalmente e illegalmente documenti governativi”.