A partire dal 15 ottobre fino al 31 dicembre il Green Pass sarà obbligatorio sul luogo di lavoro, sia nel settore pubblico che privato. A deliberare all’unanime a riguardo è stato il Consiglio dei Ministri di ieri, 16 settembre. Il tema caldo è stato sicuramente il certificato verde, tuttavia sono state prese decisioni importanti anche sul costo dei tamponi.
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Green Pass sul lavoro: come funziona, licenziamenti e sanzioni
Per quanto riguarda il pubblico se il lavoratore non dovesse mostrare la certificazione verde per cinque giorni allora sarà sospeso dal lavoro senza stipendio, ma non sarà licenziato. Nel privato invece, chi non presenta il Green Pass sarà sospeso fin dal primo giorno (ad eccezione delle aziende con meno di 15 dipendenti).
I ‘furbetti’, ovvero coloro che proveranno ad eludere i controlli, rischiano una multa da 600 ai 1.500 euro che potrebbe aumentare in caso di contraffazione del documento. A rischiare però, però, sono anche i datori di lavoro: se non rispetteranno le nuove norme per loro sono previste dai 400 ai 1.000 euro di sanzioni.
Green Pass e tamponi: ecco quanto costeranno e per chi saranno gratis
Si è poi deciso anche sui tamponi. A larga richiesta era stato espresso il “bisogno” di renderli gratuiti, tuttavia il Governo ha deliberato in trovando un compromesso. È stato fissato un tetto massimo di 8 euro per i test effettuati dagli under 18 mentre un massimo di 15 euro è per i maggiorenni.
Gli unici che possono ricevere il test di screening per il Covid, gratuitamente, sono le persone in possesso di certificato di esenzione per la vaccinazione per motivi legati alla cartella clinica. Ottenere il Green Pass tramite un tampone è sempre possibile: per quanto riguarda un molecolare il certificato varrà 72 ore, mentre i test rapidi restano validi per 48 ore.