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DISCARICA A SELVOTTA: ANCHE POMEZIA DICE NO, ATTRAVERSO IL COMITATO INTERCOMUNALE

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Erano una trentina, i comitati di cittadini che si sono riuniti ieri pomeriggio alla Selvotta, vicino alla Laurentina, nel IX Municipio, per dire no all’ipotesi della discarica. Pur trattandosi di un terreno situato nel Comune di Roma, l‘ipotesi discarica alla Selvotta preoccupa moltissimo anche gli abitanti di Pomezia, che si trova proprio al confine con il sito che il comitato tecnico sta come post Malagrotta. “Nei pressi dell’area di Selvotta scorre il Fosso di Radicelli, corso d’acqua tutelato. Anche la composizione del terreno non sarebbe la più adatta. Peraltro non si può più pensare che il municipio IX divenga il municipio dei rifiuti di Roma“, ha spiegato Matilde Spadaro, del Comitato Verde Urbano. Battagliera Cristina Granieri, vicepresidente del comitato «No discariche no inceneritori municipio IX-Pomezia», al quale hanno aderito oltre trenta associazioni. “Noi siamo circondati da una serie di impianti che riguardano lo stoccaggio di rifiuti compresa la discarica di Valle Caia che è tuttora sotto sequestro. Non possiamo permetterci di ospitare altri impianti di qualsiasi tipo che trattino rifiuti. Le amministrazioni regionali, comunali e locali devono dire ai cittadini cosa intendono fare del territorio. Siamo in mobilitazione, ed il successo di ieri conferma la nostra determinazione. Un folto gruppo di persone ha invaso pacificamente una strada del quartiere creando un insolito clamore fuori dall’ordinaria quiete“. E proprio Cristina Granieri, per conto del Comitato Verde Selvotta, è intervenuta durante la manifestazione per informare i cittadini non solo del rischio discarica nella cava che sorge in fondo al quartiere, la quale fino ad oggi ha smaltito inerti e fanghi da trivellazione, ma per far rendere conto che tutti i residenti si trovano in una zona ad alto rischio di danno ambientale: si sommano infatti alle numerose discariche pericolose esistenti intorno, fattori come l’inquinamento della zona industriale di S. Palomba, la sismicità della zona ai piedi dei Castelli Romani, l’alta presenza di radon. Numerosi progetti riguardanti lo stoccaggio dei rifiuti e la loro lavorazione sono stati presentati alla Regione Lazio e ipotizzano di essere realizzati sempre in questo territorio. “Tutti i convenuti – spiega Cristina Granieri – chiedono che la raccolta porta a porta si efficiente nel quartiere ed hanno sottoscritto una petizione che lo stesso Comitato ha proposto e che Marzia Marcotulli ha illustrato insieme alla proposta di dar vita ad iniziative collettive per dare maggiore luce alla problematica discarica“. Sono intervenuti anche il Vice Presidente del IX Municipio Alessio Stazi, che si è impegnato nel rimanere a fianco della popolazione di Selvotta, rimarcando il fatto che il Municipio IX non ha ricevuto alcuna conferma o smentita sull’ipotesi della discarica nella cava di Selvotta, lamentando un grave mancato coinvolgimento del Municipio da parte degli organi decisionali preposti. E’ intervenuta infine Matilde Spadaro del Comitato Verde Urbano che, oltre a sposare a pieno le opinioni di Verde Selvotta, ha sollecitato il Consiglio Municipale nel prendere una chiara e netta posizione “Basta Discariche nel IX Municipio”. Tutti i cittadini hanno dato disponibilità per la diffusione delle informazioni e contano di partecipare numerosi al prossimo evento del 25 luglio a via Vivenza. “Selvotta – conclude Cristina Granieri – oggi ha detto unita un secco NO alla discarica e SI alla raccolta porta a porta“.

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