“Un’ora di attesa per una corsa. Sono le giornate come questa che dimostrano l’oggettiva incapacità di tutti a garantire un servizio minimo. Come fanno i cittadini romani a lavorare e frequentare la scuola, senza alcuna garanzia sul servizio?”. “Prigionieri della Romalido Metromare. Nell’ora di punta treni ogni 40 minuti, immaginatevi come viaggerà il treno”. “Senza aria condizionata. 10 minuti per fare una fermata tra Tor di Valle e Magliana. La gente pressata sul treno e in ritardo al lavoro. L’esasperazione e al limite. E il treno non passava da almeno 45 minuti”.
Cronache di rabbia quotidiana. Estratti di vita da pendolare. Solo piccoli esempi. E il bello deve ancora arrivare: la pioggia. Che ovviamente arriva, questa mattina, quando i ritardi e le cancellazioni delle corse si susseguono. La Roma-Lido non è più neanche un’odissea. E’ direttamente l’inferno. Andare da Ostia alla Capitale e viceversa è un incubo, una punizione che dovrebbero fare i politici ogni mattina, per capire cosa significa dover adempiere ai propri dovere di rappresentanti dei cittadini.
Piove nelle carrozze della Roma-Lido
Oggi sono saltate corse su entrambe le direzioni. Non è una novità. Ma i ritardi sono arrivati fino a 60 minuti, come dimostra la foto scattata da un pendolare. E i problemi non sono solo questi. “Arrivo in stazione di Acilia e tutte le biglietterie sono chiuse, tornelli che non si aprono alla tessera, scala mobile in discesa verso Roma non funzionante e neanche transennata”, fa sapere Fiamma. Qualcuno pensa di prendere la macchina, ma il traffico sulla Colombo e sulla via del Mare è completamente bloccato. Bastano due gocce e tutto va in tilt.
Si riprova con la metromare. Ma la pioggia attende al varco i passeggeri. Piove anche dentro ai treni della Roma Lido. Qualcuno riprende la scena con un cellulare. E ovviamente il video finisce sul web, nel gruppo “Comitato Pendolari Roma – Il Trenino”. Per evitare di bagnarsi, i passeggeri sono costretti a scansarsi. Nel vagone piove a catinelle. La situazione è tragica. E i passeggeri sono – più che giustamente – furiosi. C’è chi lancia l’idea di boicottare abbonamenti e biglietti per un mese, come forma di protesta. Ma il “salto del tornello”, oltre che illegale, viene visto come qualcosa di impossibile da molti utenti. La proposta viene quindi immediatamente bocciata.
Roma-Lido tra ritardi e treni soppressi: pendolari furiosi
Utenti sul piede di guerra
Ma i pendolari sono stanchi e stanno cercando di organizzare una protesta che porti a soluzioni valide. “Non si tratta più di chi è la colpa….qui devi solo capire come diavolo rifarsi ridare indietro un servizio che ci stanno togliendo – sostiene Alessio – Un Servizio che sta venendo meno in un momento storico già difficile di suo e in concomitanza con una viabilità del Decimo Municipio che fa paura. A me non interessa di chi è la colpa. A me interessa che il trenino passi e anche in orario. Qualsiasi sia il mezzo per riprendersi questa tratta io lo utilizzerei. Personalmente credo che con le buone si ottenga nulla. Credo che bloccare la linea per giorni (lo so, rischiando denunce) sia l’unico modo per attirare veramente l’attenzione dell’Amministrazione”.
Ma, oltre ad occupare la linea, c’è anche chi propone un’azione legale. “Credo – propone Maria Teresa – che qualcuno debba prendersi la responsabilità di tutto questo e che debba risponderne. La Roma Lido non è una cortesia, è un servizio che paghiamo. Per questo, qualora ci fossero i presupposti, propongo una class action. Per prima cosa bisognerebbe sapere quali clausole sono presenti nel contratto in merito ai ritardi e ai disservizi per poi valutare la fattibilità di un’azione legale. Sicuramente il risultato non potrebbe essere a breve, ma non mi pare che così si stia ottenendo qualcosa e non mi pare giusto che migliaia di persone debbano essere messe sotto scacco da una classe dirigente inetta”. Insomma, tante proposte, tutte finalizzate a un’unica soluzione: il funzionamento di un servizio che è un diritto dei pendolari. Ma, dall’altra parte, tutto tace…
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