Home » Ultime Notizie » Dieci regole necessarie per vivere a Roma (che nessuno ti spiega)

Dieci regole necessarie per vivere a Roma (che nessuno ti spiega)

Pubblicato il
Traffico al Colosseo

Roma odi et amo. Spesso per chi proviene fuori dall’Urbe, vivere a Roma provoca un sentimento viscerale più tendente all’odio che all’amore. Come fare, allora, a comprendere la Città Eterna senza “scapoccià male”? Ecco alcune regole per ambientarsi nella giungla romana.

Ammettiamolo, con Roma ognuno di noi ha un rapporto complicato, fatto di nervosismi, stress, ma anche di momenti di rara e profonda bellezza, da assaporare nella sua cucina, nei suoi scorci pittoreschi e anche nelle tradizioni romane. Roma ha un suo stile unico, che si respira attraversandola ma anche vivendo a tu per tu con i modi di fare dei romani, con le credenze popolari, miti, leggende e anche con i ritmi di una metropoli che non sempre sono apprezzati. Come riuscirci? Con alcune dritte che vi elenchiamo qui.

tramonto Roma
tramonto Roma – ilcorrieredellacitta.com

 

1) Il campanilismo a Roma è importante

Se vi chiedono “di che zona di Roma sei?”, sappiate che seguirà una perfetta geolocalizzazione ma anche un corollario di usi e costumi che i romani attribuiscono a determinate aree di Roma. Vivete al Nord? Vi potrebbero dare del “pariolino”, dal quartiere Parioli. Preferite il Sud? Aspettatevi una frizzante calata romana, di quelle che tutti abbiamo imparato a conoscere e amare. Di contro, potrebbero darvi del “boro”. Fatto sta che essere di Roma Nord e Roma Sud è uno stereotipo a cui abituarsi e da decostruire a suon di “ma che stai a dì?!”, senza tralasciare anche la Roma-Est selvaggia e l’Ovest, polmone verde della Capitale.

2) Sai quando esci di casa, ma non sai quando rientri

Traffico, scioperi dei mezzi, sit-in dei sindacati, incidenti, parcheggi impossibili… In una sola parola: ritardo. Roma è una città che ha i suoi ritmi e, come tale, sei tu che devi prendere la sua forma. Motivo per cui se sei coi mezzi, dovrai uscire di casa con largo anticipo considerando tutte queste variabili. Se sei in macchina, oltre ai lunghi serpentoni di traffico su strada, dovrai mettere in conto anche l’intervallo di tempo per cercare il parcheggio nella zona interessata. Roma d’altronde conta 1,7 milioni di auto, circa una per ogni abitante e si configura come la prima città in Italia per autovetture. Hai mai sentito l’espressione “imbottigliati nel traffico”? Ecco.

Inquinamento Roma Milano
Traffico a Roma, torna a salire l’allerta per le polveri sottili in città – (ilcorrieredellacitta.com)

 

3) I “nasoni” sono patrimonio storico

Risalgono al fascismo, e ancora oggi approvvigionano la città di acqua potabile gratuita. Sono 2.500 i nasoni a Roma e, grazie ad Acea, erogano acqua fresca da oltre 100 anni. Un sorso non costa niente!

4) Roma o si ama, o si odia: ma sempre alla follia

Si dice che solo i romani ne possano parlar male, perché di fondo il sentimento che li lega a Roma è primordiale: la sua bellezza è selvaggia, incanta e intrappola tra i suoi misteri e dannazioni. Parafrasando Piotta, noto rapper romano, “Roma benedetta a volte Cristo a volte Giuda. Roma barbara e cultura, dna complesso. Roma è così che fa, seduce dall’ingresso”. Un amore tormentato, che solo chi la conosce davvero può raccontare a tutto tondo.

5) Non prendersela!

Uno dei segreti di Roma è prendere il tutto con leggerezza, non con superficialità. Anche perché una delle caratteristiche dei romani è la battuta verace, di spirito, Sora Lella docet. E allora se ti prendono in giro, “E fattela na risata…. Che domani te sveji sotto a n’ cipresso”. Un invito a dare importanza solo alle cose irrimediabili della vita.

6) A tavola si fa “alla romana”

Pagare alla romana (o fare alla romana) è un’espressione idiomatica della lingua italiana che significa solitamente dividere in parti uguali una spesa comune (tipicamente, il conto fra i commensali in occasione di una cena). Quando si va in trattoria è un must, non vorrai fa er pulciaro?

7) Attenzione al vino dei Castelli

“Se l’oste ar vino c’ha messo l’acqua: e noi je dimo, e noi je famo, ‘c’hai messo l’acqua, e nun te pagamo!’” cantava Gabriella Ferri, storica cantautrice romana. È vero che ai Castelli romani, tra le tante prelibatezze, spesso il vino non vanti mescite tra le più prelibate, ma ci sono tante fraschette dove ricredersi.

8) Maledetti Ztl!

Torniamo sulla questione “viabilità”. Lo ztl a Roma delimita le cosiddette “aree a traffico limitato” e in determinate fasce orarie non si può accedere al Centro storico, così come accedere alla Tangenziale Est dopo le 23 corrisponde a multe salatissime. Il consiglio è quello di consultare sempre il portale Roma Mobilità per non doverci rimettere finanziariamente. Quanto ai parcheggi, invece: serve pazienza e creatività, ma se doveste accennare a un romano che andate al centro di Roma in macchina, aspettatevi uno sguardo incredulo: vi prenderebbe per pazzo.

9) Ostia fa parte di Roma (è scontato ma lo dimentichiamo spesso)

C’è un pregiudizio comune per cui Ostia sarebbe un “satellite” di Roma Capitale. In realtà il litorale fa parte del X Municipio di Roma e il gemellaggio del lido di Ostia ci fu sin dal 1930, con l’ufficializzazione nel 1961. Eppure per molti romani sembra ancora un posto sperduto, forse anche per la mancanza di mezzi pubblici che colleghino efficacemente la Città con il litorale. Gli ostiensi soffrono un po’ questa distanza, ma poi alla fine ci ridono su, intanto hanno il mare!

Teatro Romano di Ostia Antico - @ostia_antica
Teatro Romano di Ostia Antica – @ostia_antica

 

10) Cornetto, non croissant!

Prova a chiamarlo “brioches”, come tentano molti milanesi, e il barista ti riderà quantomeno in faccia. A Roma i croissant esistono, ma la colazione must è una e una sola: cappuccino e cornetto. Al massimo, pe’ fa i lussuriosi, c’è il maritozzo con la panna. Ma la brioches te la magni te sotto al Duomo.

Impostazioni privacy