Ha preso carta e penna e ha messo nero su bianco, su quel foglio a quadretti che tanto ama e che le ricorda le lezioni di matematica che impartiva ai suoi allievi tempo fa, un appello: lei, Fiorella, 97 anni, vorrebbe rivedere i suoi compagni di classe, quelli della sezione B del liceo Ginnasio Giulio Cesare di Roma. Fiorella non ha dimenticato gli anni spensierati della scuola, vive di ricordi, di bei momenti e vorrebbe fermare quella macchina del tempo, che corre inesorabile, per tornare indietro. Anche solo per pochi istanti: rincontrare gli amici di sempre, immaginarsi ancora seduta tra i banchi. Perché gli anni passano, la ‘nonnina’ lo sa bene, ma quello che vivi, che ti segna, resta. Ed è difficile dimenticare le risate, le gioie, gli anni passati.
L’appello di Fiorella: ‘Vorrei incontrare i miei compagni di classe’
Fiorella Ingrao ha 97 anni, ma ha saputo stare al passo con i tempi: è una ‘nonnina’, a suo modo, social, sa usare bene lo smartphone, sa come far funzionare WhatsApp e usa Google per cercare le soluzioni alle parole crociate più difficili. E sa bene che il mondo della rete, lì dove a volte corre invidia e le brutte parole si sprecano, sa essere anche solidale. Da qui, quindi, la decisione di contattare sua nipote, che si è fatta portavoce del suo desiderio: pubblicare su Facebook il suo appello, quello che lei con tanto amore ha scritto a penna, su quel foglio a quadretti. “Mia nonna ha un piccolo, ma importante desiderio. Mi ha chiamata a casa e mi ha detto che, facendo fede sulla mia giovane età e sulla mia esperienza con i social, avrei dovuto trovare il modo di inviare questo messaggio. Ancora non le abbiamo aperto un profilo Facebook (forse non è il caso) e a questo punto mi faccio messaggera della sua lettera” – ha detto Valentina, che ha allegato le foto di quel messaggio scritto a penna, in maiuscolo.
La lettera sui social
“Sono Fiorella Ingrao, sono di Roma, classe 1925” – inizia così la lettera della 97enne, che ha affidato il suo desiderio a un foglio a quadretti, che lei tanto ama perché le ricorda gli anni di insegnamento. Fiorella, infatti, è stata una professoressa di matematica e fisica al liceo classico Caterina Volpicelli, quello dietro Porta Pia. “Mi farebbe piacere contattare, via internet, qualche compagna o compagno di scuola del liceo Ginnasio Giulio Cesare in Corso Trieste, a Roma, dove abbiamo frequentato sia il ginnasio che il liceo, sezione B, fino alla maturità. Ricordo qualche nome come Ninetta Ansaldi, la capoclasse Di Cristofaro, la bravissima Todaro, i fratelli Occorsio, i fratelli Simonetti, Vittorio Lumia, Giovanni Cesareo Bracco, Nora Pagano, la bella Pescatori, la sua compagna di banco Cianfarani e così via”. Fiorella ha fatto un tuffo nel passato e con la mente ha scandagliato i suoi ricordi: parte dell’appello messo così, in ordine casuale, la posizione dei banchi, quei volti degli amici ancora nitidi. “E che dire dei professori: il dantista Martinelli (italiano), il prof Marani (latino e greco), la professoressa Bardone (matematica e fisica), il professor Nicolosi (chimica)” – ha proseguito la ‘nonnina’, che ha concluso la lettera senza nascondere l’ansia, la voglia di esaudire il suo desiderio. “Attendo un vostro segnale” – ha detto. Qualcuno risponderà? Qualche nipote sui social riconoscerà il/la nonno/nonna in quei nomi, in quegli anni e farà da tramite?
Centinaia di condivisioni
L’appello social, con tanto di lettera allegata a mo’ di foto, ha subito fatto il giro del web ed è stata condivisa da migliaia e migliaia di cittadini. C’è chi non è riuscito a trattenere la commozione, chi si è subito messo ‘al lavoro’. E qualcuno, seppur per vie traverse, è stato rintracciato. “Sono la cugina di Giovanni Cesareo Bracco, conoscevo molti suoi amici” – ha scritto Esa tra i commenti. E Fiorella sarà sicuramente contenta perché, anche se difficile, i piccoli pezzi di puzzle si possono ricomporre. Un po’ come quella ‘foto’, che lei ha stampato nella sua testa e nella sua memoria: i compagni tra i banchi di scuola, tanti anni fa. E c’è chi forse può riabbracciare e chi, invece, verrà ricordato da chi ha vissuto al suo fianco, come se il tempo non si fosse mai fermato. “Spero vivamente che anche solo un suo compagno/a di scuola o figlio o nipote che ne riconosca il cognome possa vedere questo annuncio e regalare, anche solo con una parola, un sorriso alla mia nonnina. Che vive ormai di ricordi e di bei momenti” – ha concluso Valentina.