Sono state depositate le motivazioni della sentenza con la quale sono state condannate tre persone per crollo colposo avvenuto alle 2 del mattino del 22 gennaio del 2016 al civico 70 del Lungotevere Flaminio. Un pronunciamento del giudice monocratico del tribunale di Roma che risale a febbraio scorso, con la condanna anche al pagamento di una provvisionale di mezzo milione di euro da corrispondere in sede civile.
La motivazione della sentenza che ha portato a tre condanne per crollo colposo
Ora il magistrato, trascorsi i novanta giorni dalla lettura del dispositivo, ha depositato le motivazioni chiarendo sulla base di quali ragioni ha condannato a 2 anni il legale rappresentante della società impegnata nella ristrutturazione della palazzina, a 1 anno il progettista e sempre a 1 anno il titolare della società incaricata dei lavori. “Emerge dall’istruttoria e – si legge nella motivazione del giudice – dai rilievi tecnici in primo luogo una debolezza strutturale del fabbricato interessato, e la causa scatenante dell’evento si è attribuita con certezza all’intervento dell’uomo e in particolare ai lavori attinenti la straordinaria manutenzione che‚ nel progetto, prevedeva la demolizione dei tramezzi all’interno dell’appartamento suddetto”.
A finire nel mirino degli investigatori i lavori di ristrutturazione di un appartamento
Sin dalle battute iniziali nel mirino degli inquirenti sono finiti i lavori di ristrutturazione in corso nell’appartamento del quinto piano, dove sarebbero stati eliminati tutti i tramezzi. La decisione di togliere di mezzo i muri divisori all’interno dell’abitazione sarebbe stata fatale. È stato, poi, solo grazie a una serie di coincidenze fortunate che è stata evitata la tragedia. Una degli inquilini dello stabile ha dato l’allarme alle forze dell’ordine, mentre un altro residente, un ingegnere ha invece chiesto l’intervento dei Vigili del fuoco, il cui sopralluogo è stato sufficiente a stabilire di evacuare immediatamente la palazzina. Ed è stata una scelta provvidenziale visto che poco dopo tre piani della struttura si sono sgretolati.
Corso Francia, crepe sul cavalcavia. L’Assessore: “Non c’è pericolo crollo”