Finora i vaccini potevano essere somministrati solo ai bambini dai 5 anni in su, ora è arrivato un sollecito e anche una raccomandazione da parte dell’Agenzia europea del farmaco rivolto ai genitori perché sottopongano a vaccino Moderna e Pfizer anche i neonati e i bambini fino a 5 anni di età. Un invito finalizzato a immunizzare anche i più piccini dal rischio di contrarre il Covid. L’Ema in particolare si riferisce a due tipi di vaccini sui quali le case produttrici avevano chiesto l’approvazione all’Agenzia europea per il farmaco. Un “ok” arrivato che riguarda: il Comirnaty approvato per i bambini dai se mesi a 4 anni e lo Spikevax, Moderna, per i bimbi da 6 mesi a 5 anni.
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Quanti bambini sono stati vaccinati finora
I solleciti arrivano da più parti affinchè anche l’utenza più giovane sia sottoposta a vaccino anti-Covid in quanto, dati alla mano solo il 35% dei bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni ha ricevuto due dosi di vaccino. Un numero ancora basso. Diversamente da i ragazzini di età compresa tra i 12 e 19 anni, in quanto, in questo caso solo l’83% ad aver ricevuto le due dosi.
Ma a rassicurare i genitori ancora titubanti arriva anche la notizia che le dosi che verranno somministrate ai neonati sono inferiori a quelle che vengono iniettate agli adulti. Si tratterà di tre dosi da 3 microgrammi ciascuna. In relazione a eventuali effetti collaterali, le conseguenze del vaccino sarebbero: sonnolenza, irritabilità, pianto, eruzioni cutanee, perdita dell’appetito.
Per quanto riguarda gli adulti, o comunque i ragazzi con almeno 12 anni di età, è previsto il vaccino contro le sottovarianti di Omicron 4 e 5, un bivalente di Moderna.
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