Prima gli over 80 e i pazienti fragili, quelli della fascia d’età che va dai 60 ai 79 anni, poi il richiamo della quarta dose di vaccino esteso, che molto probabilmente dal prossimo autunno potrebbe essere esteso a tutti. A dirlo in un’intervista al Messaggero Walter Ricciardi, il consulente del ministro della Salute Roberto Speranza: “Non siamo arrivati al picco. Dobbiamo ancora aspettare perché ci stiamo confrontando con una variante del Covid estremamente contagiosa e probabilmente i numeri italiani sono sottostimati. Non dobbiamo abbassare la guardia, perché corriamo il rischio di avere un ulteriore aumento di casi”.
Tra una variante e l’altra, il vaccino sembrerebbe essere ancora l’unica arma a disposizione per sconfiggere il virus, che da oltre due anni ha fatto piombare tutti in incubo. E proprio tutti, probabilmente, avranno bisogno di una quarta somministrazione, che potrebbe essere necessaria una volta l’anno, proprio come accade con il vaccino antinfluenzale. La pandemia non è finita (purtroppo) e lo sa conferma Walter Ricciardi: “È una sensazione sbagliata, questo comporta una vulnerabilità maggiore per coloro che non hanno ricevuto il vaccino o che si sono vaccinati male, magari facendo una sola dose o comunque non completando il ciclo vaccinale”.
Perché bisogna fare la quarta dose di vaccino
Secondo Walter Ricciardi la quarta dose potrebbe essere necessaria perché “la vaccinazione con tre (dosi, ndr) non protegge completamente dall’infezione, ma protegge dagli effetti gravi del Covid, dall’ospedalizzazione e soprattutto dalla morte. Il nuovo richiamo permette ai fragili e agli over 80 di rafforzare le difese. In autunno, poi, sarà necessaria una nuova dose per tutti“. “Speriamo di avere dei vaccini onnicomprensivi – ha spiegato l’esperto – perché i vaccini che oggi abbiamo non proteggono in maniera completa e gli anticorpi monoclonali, tranne in un caso, non si sono rivelati efficaci contro il virus”.
Le indicazioni dell’Aifa
“Arriveremo al prossimo richiamo con un vaccino adattato, con o senza virus influenzale, in autunno” – questo è quello che ha dichiarato il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini. Proprio lui, nell’ultima conferenza stampa al ministero della salute, aveva spiegato che probabilmente ci si orienterà prima verso la vaccinazione della fascia over 50/60, ma una decisione ancora non è stata presa. E i punti di vista, come accade da tempo, sono diversi. Ma Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, è certo che bisognerà completare il ciclo vaccinale con la quarta dose perché se è vero che “la pandemia globale è una emergenza da cui stiamo uscendo” – è altrettanto vero che bisogna “assolutamente da perseguire il completamento del ciclo di copertura vaccinale”.