E’ critica la situazione in Romania sul fronte dell’emergenza Covid. Ieri sono stati registrati oltre 7.500 casi e ben 487 morti. La curva dei contagi è sì in leggera flessione rispetto alla fine di ottobre – dove quotidianamente si registravano oltre 11.000 casi – ma la pressione sugli ospedali è fortissima, ai limiti della sostenibilità. Per questo motivo il Paese ha chiesto aiuto ad altri Stati membri per cercare di curare i cittadini colpiti dal virus.
Romania, ospedali al collasso: pazienti trasferiti in Italia, due nel Lazio
In particolare sono quattro i pazienti trasferiti in Italia in queste ore. Due saranno assistiti dal servizio sanitario della regione Piemonte e due da quello della regione Lazio. Ieri pomeriggio è decollato il volo dell’aereonautica romena che ha trasportato i pazienti in biocontenimento all’aeroporto di Cuneo per poi proseguire verso Roma, dove era atteso in serata, verosimilmente allo scalo militare di Pratica di Mare.
Il caso: pochissimi vaccini, Romania travolta dalla nuova ondata del Covid
«In questi mesi, una nuova e dura ondata, sta colpendo l’est Europa e in particolare la Romania – ha detto il Capo Dipartimento della Protezione Civile italiana, Fabrizio Curcio – la risposta del nostro Paese, alla richiesta delle autorità romene, consentirà di alleggerire la pressione sulle loro strutture ospedaliere. Nella difficile lotta al Covid abbiamo affrontato mesi duri e ricevuto molti aiuti dall’estero, oggi tocca a noi aiutare e confermare l’importanza del principio di solidarietà posto alla base del Meccanismo europeo di protezione civile».
A pesare sul quadro complessivo è anche il bassissimo numero delle vaccinazioni. In Romania infatti la percentuale di cittadini vaccinati con ciclo completo supera appena il 30%. La media dei decessi settimanale è ormai stabile, purtroppo, alle 400-500 vittime e si teme un ulteriore peggioramento della situazione.