Due anni fa l’Italia era in lockdown, mentre l’anno scorso a Pasqua tutti si sono svegliati in ‘zona rossa’, con alcune eccezioni per andare a fare visita ai parenti e agli ‘affetti’ stabili, con i moduli dell’autocertificazione da scaricare e chiesti in ogni dove. Ora, la pandemia non si può dire (e purtroppo) ancora sconfitta, ma fortunatamente questi giorni di festa hanno un ‘sapore’ di normalità. Per quanto possibile. Perché il virus corre, tra varianti e sotto varianti, le mascherine al chiuso sono ancora obbligatorie e in alcune attività serve esibire il Green Pass, quindi la parola d’ordine resta la prudenza per non fare passi indietro e ripiombare nell’incubo. Ma cosa prevedono le regole per Pasqua 2022? Dove serve il certificato verde e quando scade?
Dove serve il super green pass a Pasqua e Pasquetta 2022
Fino al 30 aprile, lo ricordiamo, sono in vigore le misure per arginare la diffusione del virus. Perché se da una parte il 31 marzo è scaduto lo stato di emergenza, dall’altra gli italiani devono ancora fare i conti con troppi casi positivi e regole, come l’uso obbligatorio della mascherina al chiuso. Per non parlare, poi, del super green pass, quel certificato verde che si ottiene dopo la guarigione o la completa vaccinazione. Documento che è ancora obbligatorio per:
- piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e di contatto, centri benessere al chiuso;
- spogliatoi e docce;
- centri culturali; centri sociali e ricreativi al chiuso;
- feste, comprese quelle dopo la cerimonia;
- sale da ballo e discoteche;
- sale gioco, sale scommesse, casinò e bingo;
- convegni e congressi;
- cinema, teatri e palazzetti dello sport.
Le attività dove serve il Green Pass base
Discorso, diverso, invece, per il Green Pass base, quello che si può ottenere anche con un tampone (rapido o molecolare) dall’esito negativo. Per Pasqua e Pasquetta, restano le regole che si rispettano ormai da settimane e il documento verde, nella sua versione base, servirà per accedere a:
- bar e ristoranti al chiuso;
- spettacoli all’aperto;
- colloqui in carcere;
- concorsi pubblici, corsi di formazione;
- aerei, treni; navi e traghetti
- stadi;
- pullman turistici o quelli che effettuano collegamenti tra regioni.
Dove non è necessario il Green Pass
Il Green Pass, invece, non è necessario e non è più obbligatorio:
- per entrare nelle chiese o nei luoghi di culto
- per accedere a bar e ristoranti all’aperto
- negli alberghi. In questo caso, i clienti che alloggiano potranno accedere a bar, ristoranti, palestre, piscine e centri benessere senza il Green Pass. Chi, invece, non alloggia nelle strutture ricettive dovrà utilizzare il certificato verde per i servizi al chiuso;
- uffici pubblici
- uffici postali e banche;
- negozi.
Quando scade il Green Pass per chi ha la terza dose
Nel caso della terza dose la certificazione verde ha una validità temporale collegata alla scadenza del sigillo elettronico qualificato, quindi al massimo di 540 giorni. Al termine della scadenza, se non ci sono ulteriori dosi di richiamo, la PN-DGC emetterà una nuova certificazione con validità tecnica di ulteriori 540 giorni e lo comunicherà all’intestatario. Se un cittadino, invece, risulta positivo, il Green Pass verrà momentaneamente ‘sospeso’, poi riattivato in automatico dopo la guarigione, senza l’intervento del medico di base. Ora basterà l’esito del tampone negativo, antigenico o molecolare.
Dove bisogna indossare la mascherina Ffp2 (e dove no)
Il dibattito sull’obbligo della mascherina al chiuso è ancora tutto da chiarire, ma la certezza è che fino al 30 aprile il dispositivo di protezione servirà. In discoteca, per esempio, può essere tolta in pista, quando si balla, ma la Ffp2 resta obbligatoria:
- su aerei, navi, traghetti e treni
- autobus, metro, trama e scuolabus
- funivie, seggiovie, cabinovie,
- cinema, competizioni sportive nei palazzetti, teatri e sale da concerto
- pullman turistici o quelli che effettuano collegamenti tra Regioni.