L’associazione 7ottobre, sorta per contrastare l’antisemitismo in particolare riferimento agli episodi sorti durante il conflitto israeliano-palestinese, accende i riflettori sulle rivendicazioni del Movimento Studenti palestinesi che nella giornata della Memoria ha organizzato un corteo in aperto conflitto verso la comunità israeliana.
Da un lato il Giorno della Memoria, sorto il 27 gennaio per commemorare le vittime della Shoah, dall’altro il corteo pro-Palestina a opera del Movimento Studenti palestinesi in Italia, che taccia la giornata come “tomba della verità”. Sabato 27 gennaio Roma sarà divisa da due cause diverse, che collidono per via dell’attuale conflitto israeliano-palestinese. Oggi conta quasi 25mila morti, ma nel dibattito pubblico il dramma della guerra è vissuto come una tifoseria, a compartimenti stagni tra chi sostiene Israele e chi Gaza. Per questo motivo l’Associazione 7ottobre, nata contro ogni forma di antisemitismo, ha bocciato la scelta voluta del Movimento di boicottare la giornata di sensibilizzazione.
Corteo pro-Palestina il Giorno della Memoria: “Indecente e inaccettabile”
A destare scalpore non è solo la decisione del Movimento di sfilare sabato 27 gennaio verso Porta San Giovanni in occasione della Giornata della memoria, ma anche l’appropriazione delle parole di un caposaldo della letteratura italiana, che ha aiutato decine di generazioni a comprendere cosa fosse l’antisemitismo verso gli israeliani e le persone di fede ebraica: Primo Levi. Nell’invito che il Movimento Studenti palestinesi in Italia ha pubblicato recentemente sui propri canali, si ribadisce che “Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo”, invitando le persone ad aderire al corteo che avrà luogo sabato e attraverserà via Emanuele Filiberto.
Secondo l’associazione 7ottobre, sorta da un’idea di Stefano Parisi e Anita Friedman, questa appropriazione “non è decente né tantomeno accettabile” e la denuncia si configurerebbe come un “palese incitamento all’odio antisemita”. “Rispettiamo profondamente le vittime della Shoa, ma il 27 gennaio, così come è strutturato, è la tomba della verità, della giustizia, della coerenza”, si legge nel reminder pre evento che la rete di studenti palestinesi ha condiviso via social.
“Non è la prima volta”, prosegue l’associazione 7ottobre, “che un infame rovesciamento semina veleno e disinformazione nelle nostre società, come ha sottolineato appena ieri il segretario generale dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Uriel Perugia, intervenendo al Gruppo di lavoro contro l’antisemitismo della Commissione Ue. Le parole genocidio o apartheid non sono innocenti, ha detto ‘e non possiamo lasciarle passare. Sappiamo dove può portare questo cortocircuito: gli ebrei sono i nuovi nazisti. E, in quanto tali, possono essere uccisi e violentati. È vero”, prosegue l’associazione, quello che ha scritto Primo Levi, ma “Lo dimostrano proprio coloro che si appropriano delle sue parole per fomentare un odio antisemita e una demonizzazione di Israele che in nulla sono diversi dall’odio che ha prodotto la Shoah”, conclude l’associazione.