All’Ospedale di Formia ogni giorno si combatte la più grande delle battaglie: quella contro il Covid. E ogni giorno che passa i soldati non dimenticano il senso di umanità. Un racconto emozionante arriva dal profilo di Marco, ricoverato proprio a Formia perché positivo al Coronavirus. Marco ci parla di Silvia, che lavora in prima linea contro il Covid mentre corre su e giù per l’ospedale. Indaffaratissima, lei come gli altri medici, ad un certo punto sente il suono di un pianto proveniente da una stanza e decide di fermarsi ed entrare.
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“Nella stanza c’è Giuseppe che piange nel suo casco. Silvia, nonostante la sua fretta, riflette e si ripete di non poter essere indifferente a ciò. Si siede affianco a Giuseppe e gli prende la mano. Il tempo sembra essersi fermato in questo istante“.
L’emergenza, il reparto covid e le persone che lottano tra la vita e la morte non possono azzerare l’umanità e l’empatia delle persone. Persone, medici, infermieri, eroi che tutti i giorni rischiano la loro vita per salvarne un’altra. Per Marco sono “Angeli. Angeli che potrebbero chiamarsi Carlo Giovanna, Ester, la dottoressa Vaudo, Caterina, Francesco, Salvatore, Deborah, Rita, Carlo… Ma alla fine il nome non serve, sono tutti uguali. Di loro vedi solo gli occhi, occhi gentili nonostante le loro paure“. Questa storia è stata condivisa da molti, come dal Sindaco di Minturno, e vale la pena continuare a leggerla e condividerla.