È stato ricostruito il percorso fatto dalla coppia di cinesi ricoverati a Roma contagiati dal coronavirus e ricoverati allo Spallanzani. Prima di arrivare all’hotel di via Cavour dove si sono sentiti male, i due coniugi, che provengono proprio da Wuhan, città epicentro dell’epidemia, hanno viaggiato in Italia per cinque giorni. Sono infatti arrivati a Milano, all’aeroporto di Malpensa, il 23 gennaio, con un volo dell’Air China. A bordo i cittadini cinesi sono in tutto 20, di cui 15 adulti e 5 bambini.
Da Milano la coppia si sposta subito, destinazione Verona: il loro è un tour organizzato che prevede tappe ben precise e una tabella di marcia da rispettare. Questo facilita la ricostruzione dei movimenti dei due coniugi che hanno già contratto il virus senza saperlo, visto che inizialmente è asintomatico.
Dopo Verona, dove passano un giorno e una notte, si spostano a Parma, dove tutto il gruppo dei 20 cinesi alloggia per tre notti in un hotel a 5 stelle.
Ma il 27 gennaio la coppia cambia i suoi programmi e si stacca dal resto della comitiva: il marito, un uomo di 66 anni, inizia a manifestare i sintomi dell’influenza: per questo decidono di procedere per conto proprio e di andare più lentamente. Invece di recarsi a Napoli come il resto del gruppo si fermano a Firenze per una notte. Non vanno più con il pullman, hanno preso un NCC.
Il giorno dopo sono a Roma e si fermano all’hotel Palatino di via Cavour, dove poco dopo anche la moglie inizia a sentirsi male. Da qui in poi la cronaca è nota a tutti: arrivano i soccorsi e la situazione degenera, perché no si tratta di influenza ma del coronavirus.
Adesso i Nas stanno cercando di rintracciare i compagni di viaggio della coppia, per verificare il loro stato di salute ed effettuare i test. È importante capire se sono stati contagiati e con chi sono stati a contatto a loro volta.