Mentre in Israele sono già partite le somministrazioni della terza dose di vaccino agli over 60 e alcuni Paesi Europei sembrano pronti per prendere il via da settembre, in Italia il dibattito su un possibile richiamo è ancora tutto aperto. Perché se per l’Ema e per l’Aifa è ancora troppo presto parlarne, alcuni esperti sembrano giocare d’anticipo, convinti che la terza dose di vaccino contro il Covid servirà. A dirlo anche Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli studi di Milano in una intervista a La Stampa.
Fabrizio Pregliasco: ‘Servirà una terza dose di vaccino’
“Continueremo ancora per un anno a portare le mascherine, soprattutto sul lavoro. Una terza dose è sicuramente da prevedere” – ha dichiarato il virologo alle pagine del quotidiano. L’esperto parla già un possibile richiamo, questo perché: “gli studi che abbiamo a disposizione dicono che l’efficacia della somministrazione dura circa dieci mesi. Questo vuol dire che chi è stato vaccinato a gennaio, già a ottobre avrà perso un po’ dell’effetto iniziale. Questo non è un problema perché in una campagna vaccinale si può tranquillamente tollerare la perdita di un po’ di forza ma, considerando l’andamento epidemiologico e la disponibilità di dosi, è giusto valutare una terza puntura”.
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Sul vaccino agli under 12, invece, ha spiegato: “Ci sono studi preliminari buoni che ci fanno andare in questa direzione e credo che ci arriveremo nei prossimi tre mesi”. Dichiarazioni ottimiste, che sembrano infondere speranza, anche se forse la pandemia non si potrà dire del tutto sconfitta: “Non avremo una dichiarazione di fine, ma una situazione di tolleranza con pochi casi e poche morti”. Ed è quello che ci auguriamo tutti.