Il 7 gennaio 2020 gli studenti delle scuole superiori rientreranno in classe. Il Governo assieme alle Regioni sta attuando delle ordinanze per permettere un rientro in massima sicurezza. Per la Regione Lazio è già pronto un piano rientro: che prevede ingressi scaglionati e controlli sentinella sui mezzi di trasporto.
Il 24 dicembre è arrivata però l’ultima ordinanza del ministero della Salute: si rientrerà a scuola per una quota pari al 50% degli studenti. La restante parte dell’attività dovrà essere erogata tramite la dad.
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Riapertura scuole: 50% in classe il 7 gennaio
Si legge, infatti, nel decreto firmato da Roberto Speranza: “Ai fini del contenimento dell’epidemia da COVID-19, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, in modo che, dal 7 gennaio al 15 gennaio 2021, sia garantita l’attività didattica in presenza al 50 per cento della popolazione studentesca. La restante parte dell’attività è erogata tramite la didattica digitale integrata“.
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L’obiettivo – spiega il ministero dell’Istruzione – è assicurare il raggiungimento del 75%, in modo graduale, ove questo non sia da subito possibile, come previsto dal Dpcm del 3 dicembre, Il limite del 50% fino al 15 gennaio, precisa il ministero in una nota, non è derogabile. Il Governo sembra però non aver fatto i conti con l’oste: nel Lazio si registrano già 6.600 adesioni alla petizione per il prolungamento della Dad. La paura della circolazione del Virus è alta: sia tra gli studenti, che tra i professori e dalle famiglie.