E’ allarme nelle famiglie con disabili gravi che necessitano di assistenza infermieristica domiciliare. Ormai, dopo giorni di emergenza, sono finite le scorte di mascherine, disinfettante per le mani e di guanti monouso.
Le società che erogano le assistenze ne sono sprovviste, i magazzini sono ormai vuoti. Stessa cosa per le farmacie, come chiunque può verificare. Ma se una persona “sana” ha la possibilità di difendersi dal contagio tenendosi alla distanza consigliata di almeno un metro, non è così per i disabili gravi, che necessitano dell’assistenza per poter ricevere cure e terapie dal personale addetto. Ma, appunto, il personale che si reca a domicilio ormai non ha più i dispositivi di protezione necessari, perché sono terminati.
“Adesso molte famiglie sono state costrette a sospendere l’assistenza proprio per non correre rischi – spiega Rita Basso, vicepresidente ADI FAMIGLIE ITALIANE – Il personale esce, va in altre case e il rischio di contagio è ancora più alto, ma senza di loro per noi, che abbiamo gravi patologie da gestire, è impossibile stare. Io personalmente ho una scorta sufficiente per una settimana. Avevo un paio di scatole e ne ho donate un po’, le ho divise con alcune famiglie che non avevano proprio nulla. Ho sperato che una settimana sarebbe stata sufficiente per i rifornimenti e invece no. Non mi pento di aver donato una parte di quello che avevo, lo rifarei altre 100 volte. Almeno per qualche giorno siamo stati tutti tranquilli. Ma ora ne abbiamo bisogno tutti”.
Stiamo parlando di almeno 600 famiglie solo nel Lazio: un piccolo esercito di persone fragili che non può essere dimenticato in questa situazione di emergenza, perché rischiano il contagio proprio nelle loro case.
«È assurdo che l’assessore regionale alla sanità, Alessio D’Amato, ha dato disponibilità immediata a mettere nell’ordinanza l’obbligo dei dpi, i dispositivo di protezione individuale, ma in tanti casi ancora non ci sono. Non tutte le cooperative ne sono fornite. C’è evidentemente un problema di rifornimenti: facciamo appello alla Protezione civile, che intervenga per distribuire direttamente alle famiglie questi materiali. Credo sia più comodo per tutti», dichiara la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Chiara Colosimo.
All’appello alla protezione civile si unisce Rita Basso con l’associazione ADI FAMIGLIE ITALIANE. “E’ la nostra ultima speranza. Abbiamo bisogno di guanti e mascherine, il prima possibile”.