Il Premier Conte ha da poco riferito alla Camera in vista del nuovo Dpcm, che potrebbe essere varato tra poche ore. Sul tavolo altre misure stringenti per arginare la diffusione del virus.
“C’è stata una costante rivoluzione repentina del quadro epidemiologico. Il quadro epidemiologico nazionale ed europeo appare critico. La pandemia corre in tutto il continente, costringendo ciascun paese ad adottare misure più restrittive. L’Europa, all’interno di un quadro globale preoccupante e complesso, è una delle aree più colpita dall’urto della seconda ondata. Dal monitoraggio effettuato dal 19 al 25 ottobre risulta che il numero dei nuovi casi è quasi raddoppiato rispetto alla settimana precedente in Italia: a ieri risultavano ricoverate in terapia intensiva 1939 persone, sono poco più della metà dei posti letto attivati. L’aumento dei contagi è anche il risultato di una cresciuta capacità di screening”.
Conte: ‘Preoccupante affollamento negli ospedali’
“Non stiamo subendo una insostenibile pressione nei reparti di terapia intensiva, piuttosto restringiamo un crescente preoccupante affollamento nei restanti reparti. A questo riguardo è stata messa in campo una duplice azione: è stato sottoscritto un accordo con i medici di medicina generale e i pediatri per consentire loro di somministrare test rapidi antigenici così da curare i pazienti presso i propri domicili. Nonostante gli sforzi, l’evoluzione della pandemia risulta molto preoccupante. 11 regioni e province autonome sono classificate a rischio elevato o anche molto elevato, 8 regioni sono classificate a rischio moderato con probabilità elevata di progredire a rischio altro nel prossimo mese. L’Rt nazionale si colloca a 1,7 con un indice inferiore o prossimo all’1,5 in alcune Regioni. In altre il dato risulta superiore alla media nazionale. Esiste un’altra probabilità che 15 regioni superino le soglie individuate come critiche di terapia intensiva e di aree mediche del prossimo mese. Il quadro non tiene conto degli effetti conseguenti delle misure restrittive introdotte con l’ultimo Dpcm”.
Conte: ‘Diversi scenari regionali’
“Alla luce dell’ultimo report di venerdì scorso siamo costretti ad intervenire in un’ottica di prudenza per attuare ulteriori misure. Strategia che va necessariamente rimodulata in base alle differenti criticità individuate nei territori. Sulla base di criteri scientifici sarà necessario introdurre un regime differenziato basato su diversi scenari regionali. Se oggi riproponessimo un regime indistinto su tutto il territorio nazionale otterremo il duplice risultato negativo: rischieremo di non adottare misure efficaci e finiremo per imporre misure restrittive in quelle aree del paese dove non risulta necessario intervenire con severità. Il prossimo Dpcm individuerà tre aree ad altrettanti scenari di rischio, per ciascuno dei quali sono previste misure restrittive con ordinanza del Ministro della Salute. Introdurre ulteriori disposizioni restrittive graduandole di intensità e severità in proporzione al coefficiente di rischio: le Regioni sono state ascoltate ieri.
Nuove misure in Italia: centri commerciali chiusi nei weekend, coprifuoco serale, limitazioni agli spostamenti tra Regioni
“Per l’intero territorio nazionale dove non si segnalano livelli di rischio elevato intendiamo intervenire con specifiche misure. Pensiamo di disporre la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali ad eccezione di farmacie, para farmacie, negozi di alimentari, tabacchi, edicole che sono all’interno. Chiusura dei corner adibiti ad attività di scommesse, sale giochi, ovunque siano collocati. Chiuderanno anche i musei e le mostre. Riduzione fino al 50% del limite di capienza del trasporto pubblico locale e prevediamo di introdurre limite agli spostamenti da e verso le Regioni con elevati coefficienti di rischio salvo che non vi siano comprovate esigenze lavorative, motivi di studio o salute, situazioni di necessità. Limiti anche alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda se non per motivi di necessità. Possibilità che le scuole secondarie di II grado possano passare integralmente alla didattica a distanza.
“Il nostro principio è lo stesso: la difesa della vita umana e della salute. Siamo consapevoli della frustrazione, del senso di smarrimento, della stanchezza, della rabbia dei cittadini. Cercheremo di concretizzare le erogazioni in termini di ristoro e indennità al più presto. Ogni crisi è opportunità di cambiamento e trasformazione: quella che stiamo vivendo è la terza crisi, questa volta l’Italia ha la possibilità di imprimere una vera svolta. Ancora una volta mi permetto di rivolgere a tutte le forze, a tutte le energie del Paese: restiamo uniti in questo drammatico momento nel nome dell’unità, dei valori che sono a fondamento del nostro quadro costituzionale” – ha concluso Conte.