Prima la maxi inchiesta sulle concessioni balneari che nascondevano, in realtà, un sistema criminale ben architettato, poi il blitz di questa mattina a Terracina. E quell’organizzazione smantellata dai Carabinieri, che hanno eseguito gli accertamenti e arrestato ben 6 persone. Tra di loro anche la sindaca della città turistica pontina, Roberta Tintari, che ora si trova ai domiciliari.
Chi sono i 6 arrestati a Terracina
Ai domiciliari la Sindaca di Terracina, ma anche l’ex vicesindaco Pierpaolo Marcuzzi e il presidente del consiglio comunale Gianni Percoco. E ancora, sono stati arrestati i funzionari comunali Corrado Costantino e Alberto Leone e l’imprenditore Giampiero La Rocca. Tutti loro, su ordine del gip Giorgia Castriota, sono accusati a vario titolo di falso, turbata libertà negli appalti che hanno riguardato l’affidamento in gestione di spiagge e servizi connessi alla balneazione, frodi, indebite percezioni di erogazioni pubbliche e rilevazioni del segreto d’ufficio.
Chi sono gli indagati
Sei gli arrestati, sette le persone che invece dovranno fare i conti con la misura cautelare del divieto di dimora a Terracina e l’interdizione dai pubblici uffici o dall’attività imprenditoriale. Tra di loro Ivo Di Sauro, Alfredo Smaltini, Raffaele Graziani, il tecnico Giuseppe Zappone e i dipendenti comunali Carlo Michele Sinapi, Davide Di Leo e Giuseppe Mosa.
L’indagine
L’indagine, come ha fatto sapere la Procura di Latina, è partita da una serie di controlli effettuati dalla Guardia Costiera nell’ambito dell’istituzionale attività “Mare Sicuro 2019”. Controlli che hanno riguardato, in prevalenza, alcune aree oggetto di concessione demaniale e, successivamente, l’Arena del Molo di Terracina. L’indagine ha permesso di portare a galla una serie di fatti di rilievo penale, tutti connessi alla gestione dei servizi relativi alla balneazione. Ma non solo. Sono state ‘scoperti’ anche illegittime sanatorie che hanno riguardato opere e manufatti inesistiti sul pubblico demanio marittimo, lavori e opere pubbliche eseguite e commissionate dal Comune e l’illegittima acquisizione e gestione di fondi economici strutturali.
Cosa è stato sequestrato
Questa mattina oltre agli arresti e alle misure interdittive, che hanno scatenato un ‘terremoto’ nell’amministrazione comunale (e non solo), i Carabinieri hanno sequestrato un camping, un ristorante e beni di un’associazione esistenti presso l’Arena del molo di Terracina. Città che oggi è finita sotto i riflettori ed è stata travolta da uno “scandalo”.