In queste ore si è diramata la possibile scelta, da parte del governo, di rendere obbligatorio il Green Pass per i lavoratori pubblici e privati. Mentre il premier Draghi organizza la cabina di regia e tra ministri e sindacati c’è concitazione, al centro del dibattito è arrivato anche l’amministratore delegato di Conad.
L’ad del gruppo Conad, infatti, sembra essersi schierato contro i ‘no green pass’ dichiarando di voler mandare a casa tutti i dipendenti non vaccinati dell’azienda. Le sue parole, come si poteva immaginare, sono finite nel turbinio delle manifestazioni dei no vax / no green pass.
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Conad, l’Ad vuole lasciare a casa chi non ha il Green Pass
Ad accendere i riflettori su questa faccenda è stato il programma di Nicola Porro, Quarta Repubblica, in onda su Rete 4 dove l’ad di Conad, Francesco Pugliese ha rilasciato un’intervista. Il suo intervento è durato circa un quarto d’ora ma è bastato per scatenare il ‘boicottaggio dell’azienda‘.
Già innescato con la questione “mense”, il tema dei lavoratori in possesso e non di Green Pass sembra essere l’argomento caldo del mese. Sull’obbligo Pugliese sembra essere più che in accordo, che ha parlato già di misure di estensione dell’obbligatorietà del pass per i lavoratori del gruppo Conad.
Chi non ha il vaccino verrà licenziato? Non proprio. Pugliese parla di “aspettativa non retribuita” che permetterebbe agli altri dipendenti (vaccinati) di lavorare in sicurezza. Questa mossa permetterebbe anche nuove assunzioni di personale in linea con le nuove norme.
Gruppo Conad, Green Pass e la decisione del governo
Sui social, come sempre, il putiferio si è scatenato ma in queste settimane ci si sta accorgendo che potrebbe esserci una sorta di boicottaggio nel boicottaggio stesso dei no green pass. Prendendo ad esempio il tanto acclamato ‘blocco dei treni’ del 1° settembre, si è potuto constatare che è stato un fallimento: tanto fumo e niente arrosto.
Il gruppo Conad sta procedendo – o comunque valutando di procedere – in questa direzione: inclusiva per chi ha il Green Pass, retroattiva per chi non ne è in possesso. Tuttavia sul finire di questa settimana spetterà al governo deliberare sull’obbligo del Certificato per i lavoratori (pubblici e privati) e solo allora potremo constatare le effettive reazioni, numeri e conseguenze.