Ennesimo caso di malasanità in Italia, dove una donna è morta per un colpo di calore. All’interno dell’ospedale dove si era recata prima di spirare, come è stato evidenziato dalle indagini di rito, era terminato il ghiaccio per la terapia dei pazienti. Un prodotto che, almeno secondo i periti chiamati a intervenire sul decesso, avrebbe probabilmente salvato la vita della signora di 59 anni.
Muore in ospedale per un colpo di calore
L’episodio avviene in un ospedale di Lecce, dove al Pronto Soccorso si presenta una pazienta con un evidente colpo di calore. La signora era arrivata in stato di coma all’ospedale, dopo che il figlio aveva scoperto la propria madre in casa con la febbre a 42 gradi. Pur arrivata al Pronto Soccorso, la donna non ha potuto ricevere la dovuta assistenza sanitaria, considerato come in tutta la struttura sanitaria era finito il ghiaccio da utilizzare nelle terapie per le persone vittime dei colpi di calore. Tale condizione, come ci racconterà questa storia, farà morire la paziente nel giro di poche ore all’interno del nosocomio.
La vicenda che ha toccato la paziente deceduta
Il fatto è avvenuto a Carmiano, Comune situato nella zona del Salento. Qui, negli scorsi giorni, si sono registrate le temperature più alte di sempre nella storia di quest’area nel Mezzogiorno. Vittima di questa situazione una cittadina della provincia di Lecce, colpita proprio da un forte colpo di calore per l’estremo fenomeno climatico. Una condizione che, tra lo stupore generale, ha portato la donna a morire per l’impreparazione della struttura ospedaliera dove verrà ricoverata.
Un decesso nel giro di un pomeriggio
Ad accorgersi della grave situazione, il figlio di 14 anni. La donna, per la febbre alta, non rispondeva più agli impulsi dall’esterno. Come diranno anche i paramedici, respirava anche a fatica ed era cosparsa di sudore. Nonostante l’intervento dei sanitari dopo pranzo, la donna all’interno dell’ospedale non arriverà all’ora di cena per l’assenza del ghiaccio da terapia.