Scattano i controlli sul bagarinaggio online e sulle prevendite “gonfiate” per i tour del Colosseo. Oggi l’Agcm, Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato, e la Guardia di Finanza sono intervenute sulle modalità con cui la società Cooperativa Culture (CoopCulture) e Musement S.p.A. gestiscono la prenotazione delle visite guidate al monumento. Come già raccontammo, le disponibilità si contano ormai sulle dita di una mano. Se ci sono poi, in orari off limits. Così il turismo a Roma finisce in mano a bagarini online o piattaforme straniere, a prezzi improponibili.
Colosseo e Fori off limits: orari scomodi e disponibilità limitate
Se un normale turista decidesse di prenotare una visita al “Colosseo, Foro romano e palatino h24” tramite la piattaforma CoopCulture, per esempio, rimarrebbe molto deluso. Le prime disponibilità di luglio sono nelle giornate infrasettimanali del 19 e 20, di mercoledì e giovedì, in orari che di certo non invitano a visite guidate, perché sotto il sole, dalle 15.30 fino alle 18. Il discorso cambia però se si opta per il booking su piattaforme come Get Your Guide, ma a caro prezzo. Se su Coop Culture il biglietto standard è di 18 euro, in questo caso si parte invece dai 31 euro, ma le proposte sono svariate, di tutti i tipi, anche se non economiche.
Per questo motivo Agcm e la Guardia di Finanza stanno approfondendo le modalità con cui CoopCulture, società che si occupa per conto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali del ticketing ufficiale per il Colosseo, eroghi i pacchetti turistici. In questo modo sarà possibile comprendere anche il motivo per cui le prenotazioni risultino sempre esaurite, limitando il più possibile il danno che le piattaforme estere generano al turismo capitolino.
Partite le indagini su CoopCulture
Oggi i funzionari dell’Autorità hanno svolto le ispezioni nelle sedi delle società Cooperativa Culture (CoopCulture) e Musement S.p.A. con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Nelle ultime ore è quindi partita l’istruttoria nei confronti della Cooperativa e verso tutti gli altri enti predisposti alla vendita dei biglietti e pacchetti turistici per le principali attrazioni romane, come Musement, GetYourGuide, Tiqets e Viator.
Il parere dell’Authority: “Non sono stati predisposti sistemi idonei”
L’offerta è variegata e a seconda dei pacchetti selezionati è possibile richiedere il servizio di guida turistica, il transfer da e per l’albergo, il “saltafila” e il giro turistico per la città. Più sono i vantaggi, più aumenta il costo del pacchetto, arrivando anche a centinaia di euro, contro i 18 euro dell’offerta di CoopCulture che però è irreperibile. Severa ma giusta la nota di Agcm per cui CoopCulture, in qualità di rivenditore ufficiale, in questa situazione “non sembra aver predisposto sistemi idonei ad evitare l’accaparramento dei biglietti messi in vendita da parte di rivenditori alternativi, privando così i consumatori della possibilità di acquistare i titoli di accesso al prezzo ordinario”.