Le domande più frequenti di questa settimana riguardano il colore della propria Regione secondo i nuovi Dpcm. Arancione, bianca, gialla, rossa? Solo il Governo lo decide… ma in base a quali dati si sceglie il “colore regionale”?
Cerchiamo di fare chiarezza!
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In base a che dati si decide il colore della Regione?
Il Governo italiano, per fronteggiare il peggioramento della situazione epidemiologica, utilizza un nuovissimo sistema per attribuire il colore ad una Regione e lo fa combinando:
- analisi del rischio
- l’indice di riproduzione effettiva RT
- l’indecenza settimanale dei casi
Sulla base di questi tre indicatori, ogni venerdì il Ministero della Salute attribuisce e attribuirà il colore alla regione e le rispettive restrizioni.
Come si decide il colore di una Regione: l’analisi del rischio
Per “analisi del rischio” si intende quella probabilità che il Coronavirus si diffonda velocemente o meno rapidamente nel territorio e sull’impatto che avrebbe su ospedali e soggetti a rischio. In una prima fase si monitora l’aumento della trasmissione, i nuovi casi e le misure locali, nella seconda fase invece si guarda al sovraccarico dei servizi sanitari e ai focolai nelle Rsa e negli ospedali. A queste domande si restituiscono risposte giornaliere, attraverso le quali a fine settimana si comprende il livello di rischio della Regione.
Ovviamente un rischio “molto alto” avrà probabilità e un impatto “alto”, per essere a rischio “alto” si dovrò avere una probabilità “alta” e un impatto “moderato” o viceversa.
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Come si decide il colore di una Regione: l’indice Rt
Il Ministero della Salute, durante l’estate, elaborò quattro possibili scenari dipendenti dall’indice Rt:
- Rt inferiore a 1 = situazione di trasmissione localizzata
- Rt tra 1 e 1,25 = situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario
- Rt tra 1,25 e 1,5 = situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario
- Rt superiore a 1,5 = situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario
Dpcm e il colore delle Regioni: l’incidenza dei casi
A gennaio, il Ministero della Salute ha deciso di attribuire un ruolo all’indecenza dei casi settimanali. La soglia è 50 casi settimanali ogni 100.000 abitanti ed è stata scelta poiché, se superata, i servizi sanitari mostrano i primi segni di criticità.
Va tenuto però a mente che l’incidenza è calcolata dal database dell’Iss e non dai dati della Protezione Civile. Per tanto ne emerge che i dati sono retrodatati a quando è stato prelevato il tampone positivo, a differenza di quelli giornalieri che si riferiscono a quando il laboratorio ha analizzato il tampone.
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Come si decidono i colori? Ecco i dati
E dunque, per determinare il colore della regione bisogna mettere assieme tutti i dati qui sopra elencati. Ci sono in totale 24 combinazioni possibili che determinano i quattro colori, ecco lo schema:
Incidenza minore ai 50 casi ogni 100.000 abitanti:
- Rischio basso
-Scenario 1: bianca
-Scenario 2 o 3 o 4: gialla - Rischio moderato: gialla (indipendentemente dallo scenario)
- Rischio alto
-Scenario 1 o 2: gialla
-Scenario 3: arancione
-Scenario 4: rossa
Incidenza maggiore ai 50 casi ogni 100 abitanti:
- Rischio basso: gialla (indipendentemente dallo scenario)
- Rischio moderato:
-Scenario 1: gialla
-Scenario 2: arancione
-Scenario 3 o 4: rossa - Rischio alto:
-Scenario 1 o 2: arancione
-Scenario 3 o 4: rossa