Ancora cronaca nera per la città di Colleferro dove, nel pomeriggio di ieri, sabato 17 aprile un giovane 17enne (originario di Segni) è stato aggredito, picchiato e poi trasportato d’urgenza in codice rosso. Parliamo della stessa città dove, il 6 settembre 2020, Willy Duarte Monteiro, fu massacrato e ucciso di botte.
Ieri sera, al momento dell’aggressione, il 17enne si trovava su Corso Filippo Turati quando fu improvvisamente aggredito senza ritegno da un paio di ragazzi. La Polizia di Stato ha però già apposto la parola ‘fine’ alle indagini: avendo individuato i 2 giovani responsabili dell’aggressione.
Leggi anche: Aggredito e picchiato dal branco: 17enne in codice rosso
Aggressione a Colleferro: le indagini
Stando alla ricostruzione degli inquirenti del commissariato Colleferro, diretto da Francesco Mainardi, poco dopo le 17 di ieri, in corso Turati all’angolo con piazza delle Repubblica, un gruppetto di adolescenti di Segni sono stati avvicinati da 2 coetanei di Colleferro. Per motivi ancora da chiarire, è partita l’aggressione ai danni di un 17enne. Il giovane è stato colpito con dei pugni al volto ed è caduto a terra sbattendo la testa. Nonostante il giovane fosse stremato e a terra, uno dei due aggressori avrebbe deciso di colpire ancora la vittima con un calcio. Subito dopo i due aggressori sono fuggiti ed il 17enne è stato soccorso dal 118 e trasportato all’ospedale di Colleferro.
I poliziotti, anche grazie alle varie testimonianze, hanno individuato subito i due aggressori: parliamo di un 19enne ed un 18enne di Colleferro, rintracciati poco dopo. Sono state effettuate le perquisizioni domiciliari a casa degli indagati che hanno portato al sequestro degli abiti indossati durante il fatto. In particolare, uno degli indagati, stava già lavando una maglia nella lavatrice. Sequestrati anche i cellulari in uso ai due ragazzi.
La vittima, che ha riportato varie fratture alla mandibola, al naso ed una lacerazione del labbro, si trova in Ospedale ed al momento la prognosi è riservata. I 2 aggressori sono stati sottoposti al fermo di polizia giudiziaria e, secondo le indicazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, sono stati accompagnati in carcere.