La lotta all’inquinamento stradale richiede un continuo impegno e per affrontare questa sfida sono stati introdotti rimedi come le ZTL, le domeniche ecologiche e i blocchi del traffico.
In più è stata adottata una misura ancora più severa, mirata a limitare la circolazione dei mezzi inquinanti in determinate zone, contribuendo in questo modo a migliorare la qualità dell’aria all’interno delle nostre città italiane.
Codice della strada: la nuova e terribile legge
È da tempo ormai che il codice della strada ha subito una serie di modifiche mirate a salvaguardare la sicurezza dei pedoni e dei conducenti. Le nuove disposizioni da rispettare si presentano molto più rigide e severe rispetto a quelle precedenti. E la soglia di tolleranza è decisamente minore, per non dire che è praticamente assente.
Osservare le norme del codice della strada non è solo un modo per proteggerci dagli incidenti gravi oppure addirittura fatali, ma costituisce anche un mezzo per evitare sanzioni salate legate alla violazione della legge. Il codice della strada è caratterizzato dalla sua estrema rigidità e severità in tutti i campi, ma esiste una trasgressione in particolare che è considerata inaccettabile.
Nel momento in cui si commette un illecito simile, la sanzione pecuniaria prevista è particolarmente elevata. Si possono raggiungere i 658 € di multa. Tale violazione è considerata oggetto di una legge che è già molto severa. In particolare, tale infrazione si riferisce agli stop al traffico, tesi che serve a contrastare l’espansione dell’inquinamento ambientale.
Nelle principali città italiane, sono state introdotte alcune restrizioni al traffico mirate proprio a rallentare la circolazione dei veicoli, con lo scopo di ridurre l’inquinamento prodotto appunto dalle auto in circolazione. Vista la grande quantità di smog all’interno dei centri abitati, si è presa la decisione di vietare l’accesso a determinati veicoli in determinate zone cittadine.
650 euro di multa se non rispetti i blocchi del traffico
Dall’obiettivo di diminuire il flusso eccessivo dei veicoli da specifiche zone delle città d’Italia, sono emerse le famose ZTL, ovvero le zone a traffico limitato. Tali ZTL non hanno soltanto la funzione di evitare la circolazione eccessiva di auto nelle zone prestigiose, storiche oppure destinate ai pedoni, ma svolgono anche la funzione di diminuire l’inquinamento urbano.
Le nostre città si sono impegnate per cercare di diminuire al minimo l’inquinamento ambientale. Partendo dalla creazione di ‘domeniche ecologiche‘ e giungendo alle sopracitate restrizioni al traffico, che impediscono ai veicoli ad alta emissione di inquinanti di circolare in maniera eccessiva. Nonostante lo smog persista in alcune città italiane, tali soluzioni servono proprio a ridurne la presenza.
Le zone a traffico limitato, le domeniche ecologiche ed i blocchi del traffico rappresentano dei rimedi che hanno tutti un obiettivo comune: ridurre i livelli di inquinamento all’interno delle città italiane. Nel caso in cui i veicoli in questione hanno emissioni nocive elevate, la loro circolazione è consentita ma soltanto in maniera estremamente limitata.
Le norme previste dal codice della strada sono molto chiare e chiunque non le rispetti dovrà pagarne le relative conseguenze, senza alcuna eccezione. Coloro che violano l’accesso a queste determinate aree non autorizzate, dovranno affrontare gravi conseguenze legali. Le sanzioni previste oscillano fra i 163€ e i 658€, e nel caso in cui sia recidiva, la patente di guida può tranquillamente essere sospesa per un mese intero.