Continua la disputa tra l’Ater e il clan Casamonica e Di Silvio. Dove alcune vicende sugli alloggi popolari nel territorio del X Municipio, è venuto fuori come il gruppo criminale avesse occupato un alloggio addirittura per 22 anni consecutivi. La vicenda è venuta fuori da una denuncia sporta dalla stessa ATER, che ha fatto aprire una nuova inchiesta sulle occupazioni degli stabili popolari da parte dei due clan sinti.
Ancora occupazioni di case popolari da parte dei clan Casamonica e Di Silvio
Le forze dell’ordine, che da tempo provavano a liberare il locale, solo recentemente sono riusciti a liberare il locale in questione. La speranza, soprattutto di ATER, è quello di poterlo destinare in tempi brevi a chi realmente ne ha bisogno. Sulla vicenda, il Tribunale di Velletri ha deciso di condannare tre persone legate all’organizzazione criminale, in una vicenda legata a un alloggio sul territorio romano.
L’alloggio occupato dai clan Casamonica e Di Silvio
Per la vicenda, l’alloggio tenuto in stato di occupazione abusiva per 22 anni si trovava a Ciampino, precisamente a via Lisbona e a pochi passi dal Parco Aldo Moro. I clan occuparono nell’appartamento alla morte dell’intestatario, rimanendoci di fatto dal 1997 a oggi. Come scrive La Repubblica, il locale iniziò le fasi di liberazione già nel 2019, con le forze dell’ordine che all’interno vi trovarono arredi lussuosi, con oggetti in oro, marmo e ceramica.
I condannati per la casa popolare a Ciampino
Da quello che siamo venuti a sapere dalle carte giudiziarie, dell’occupazione erano responsabili i membri di un’intera famiglia all’interno dei clan sinti. A muoversi, infatti, marito, moglie, i due figli e la moglie di uno di loro, che si erano localizzati abusivamente in quell’appartamento e senza pagare le utenze. Le persone, tutte legate alla realtà dei Di Silvio, hanno visto elevarsi la pena, nonostante i genitori nell’arco di questi anni siano deceduti.