E’ morto in queste ore l’autista di Civitavecchia in coma da due mesi: l’uomo subì un furto con aggressione nel proprio appartamento.
Non ce l’ha fatta l’uomo che venne ridotto in fin di vita a Civitavecchia. Il signore lottava per sopravvivere da due mesi, ovvero dal giorno in cui un ladro lo lasciò in fin di vita dentro casa sua. Quella volta fu vittima di un’aggressione a scopo di furto, con il malvivente che l’aveva picchiato selvaggiamente fino a provocargli dei danni permanenti che, gradualmente, l’hanno portato alla morte nel giro di una cinquantina di giorni.
Morto l’autista aggredito selvaggiamente durante un furto nella sua casa a Civitavecchia
Le speranze erano state sempre flebili, come più volte riferito anche dai medici che provavano a tenerlo in vita presso il Policlinico Gemelli. Troppo gravi i danni riportati dall’autista, un uomo di 51 anni vittima di una brutale rapina all’interno della sua casa a Civitavecchia. Soprattutto le lesioni celebrali non avevano generato grande ottimismo nei medici, in una fine arrivata nonostante i molteplici tentativi di evitarla.
L’aggressione ai danni dell’uomo
Il signore era stato vittima del furto in casa nel febbraio scorso, trovandosi di fronte un ladro che senza pietà lo massacrò di botte prima di svaligiare l’abitazione. Dopo due mesi di coma presso il Policlinico Gemelli, l’encefalogramma piatto ha decretato la morte del signore poche ore fa.
All’epoca dei fatti, l’uomo venne sorpreso all’interno della sua abitazione dal ladro. Secondo il referto dei sanitari intervenuto a soccorrerlo dentro casa, la situazione della vittima era purtroppo già critica: il malvivente aveva procurato danni enormi al viso, oltre ad avergli aperto una ferita profonda sulla testa probabilmente con l’utilizzo di un oggetto contundente. L’arresto del ladro fu possibile solo con l’intervento del vicino di casa, che sentendo le urla mobilitò le forze dell’ordine.
L’identità del malvivente
Il ladro, una volta identificato dopo diverse settimane d’indagini, è risultato essere un uomo 46enne e originario della Romania. Il malvivente è risultato non essere nuovo a questi episodi, tanto che un’aggressione analoga – ma con risvolti meno tragici – la compì a gennaio scorso: la vittima dell’epoca non denunciò la vicenda, perché intimidito dallo stesso criminale.