Civitavecchia. I controlli non si fermano mai, e gli illeciti non viaggiano esclusivamente a piedi o su gomma. Spesso preferiscono la via del mare, con l’obiettivo di importare merci non consentite sul territorio italiano o europeo.
Si tratta, nella maggior parte dei casi, di prodotti non consentiti dalle normative vigenti sul territorio d’arrivo, oppure conservati in malo modo, senza le opportune accortezze del caso. In tal senso, si configurano quali prodotti fortemente dannosi per la salute dei cittadini. Per questo i funzionari dell’Ufficio Dogane sono sempre allerta, monitorando di continuo ciò che arriva dalle coste limitrofe o circostanti.
I controlli alla dogana nel mese di agosto
Nel mese di agosto scorso, gli operatori doganali di Civitavecchia e dell’Ufficio Antifrode della DT IV Lazio e Abruzzo, in base all’analisi dei rischi effettuata sugli arrivi nel porto di Civitavecchia dei traghetti provenienti dalla Tunisia, hanno effettuato ben cinque interventi mirati, volti ad incrementare l’attività di controllo nel periodo estivo e limitare il traffico di beni non consentiti.
Leggi anche: Civitavecchia, torna l’incubo del carbone: il pericolo è la salute dei cittadini
Olio, piante e carni in pessimo stato
Ora, alle soglie di ottobre, è possibile stilare un bilancio definitivo dell’attività di controllo. I risultati ottenuti hanno visto la scoperta di numerose violazioni relative alla sicurezza sanitaria di prodotti illecitamente immessi sul mercato unionale, con il rinvenimento, a seguito dei passeggeri, di un totale di:
- 1.429 litri d’olio di oliva;
- 19 piante (olivo e flora varia) non accompagnate da certificato fitosanitario così come previsto dal Regolamento UE 206/2031 relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante
- 20 Kg di carne fresca in pessimo stato e senza i relativi certificati.
Ai fini del rispetto della normativa doganale, del Regolamento (UE) 2017/625, della tutela della salute dei consumatori finali e della salvaguardia del mercato alimentare nazionale, si è proceduto ad avviare tutta la merce rinvenuta alla distruzione.