Cambio della guardia all’interno della Giunta guidata da Valentino Mantini, attuale Sindaco di Cisterna di Latina. In queste ore, sono arrivate sul tavolo le dimissioni di Leone Martellucci, che all’interno del Comune pontino aveva il ruolo di Assessore alla Transizione Ecologica e la Trasformazione Digitale. Le dimissioni arrivate dal volto interno alla Giunta Mantini, sono state del tutto volontarie, in una scelta che dovrà essere chiarita.
Leone Martellucci esce dalla Giunta di Cisterna di Latina: entra Marco Capuzzo
Questa mattina, il sindaco di Cisterna Valentino Mantini ha preso atto delle dimissioni volontarie dell’assessore alla Transizione ecologica e trasformazione digitale Leone Martellucci. Dopo averne preso atto, il sindaco Valentino Mantini ha nominato, mediante decreto, Marco Capuzzo come assessore all’Ambiente, energie, innovazione e digitalizzazione.
«L’azione collegiale della Giunta comunale non si arresta ma va avanti nel segno della continuità per proseguire il nostro programma politico e amministrativo – ha detto il sindaco di Cisterna Valentino Mantini –. Le linee programmatiche di questa Amministrazione sono ben definite, così come gli obiettivi che intendiamo raggiungere. Saluto e ringrazio l’assessore Leone Martellucci e do il benvenuto nella Giunta comunale all’ormai ex consigliere Marco Capuzzo che assume le deleghe all’Ambiente, energie, innovazione e digitalizzazione».
Le mosse attorno alle dimissioni di Leone Martellucci, potrebbe avere logiche politiche in vista delle attuali votazioni per le Regionali del Lazio. In tal senso, è molto probabile che la Giunta che vede la guida del Partito Democratico con il Movimento 5 Stelle, abbia creato uno strappo che divida definitivamente le strade tra la compagine dei democratici e i pentastellati. Tensioni. che a dirla tutta, sono ben visibili anche all’interno della Pisana, dove i grillini hanno scelto la corsa in solitaria, con Donatella Bianchi, nonostante si trovasse in Giunta con l’ultimo Governatore laziale, Nicola Zingaretti. Insomma, una separazione più elettorale che di reale conflitto politico tra le parti.