Diverse sezioni sono state tacciate come morose dall’Azienda territoriale.
Conto alla rovescia per le elezioni europee di giugno, con la campagna elettorale nella sua fase saliente, ma il Pd romano in questi giorni ha un’altra priorità di cui occuparsi. Quindici sezioni della Capitale sono nella morsa dei debiti: il 3 aprile l’Ater ha infatti recapitato gli “Atti di intimidazione di sfratto” alla Federazione romana, tacciando diverse sezioni della Capitale come morose. Una corsa contro il tempo per i segretari Pd, avviluppati nella burocrazia, tra scadenze, cedolini e il tentativo disperato si salvaguardare i punti di riferimento territoriali per gli elettori.
Sezioni Pd morose: l’Ater intima lo sfratto
Debiti esigui, ma l’Ater non è disposta a passarci su. Si parlerebbe di 260mila euro di debiti complessivi per le quindici sezioni del Pd romano al setaccio dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale, una cifra che peraltro non è ancora confermata dagli uffici dell’Ater. A raccontare la vicenda è Repubblica, che ha ripercorso lo tsunami di lettere che, a partire dal 3 aprile, sono state indirizzate al segretario della federazione romana, Nicola Passanisi. L’Ater ha chiedo così che la questione sia risolta al cospetto dei giudici il 20 giugno.
Il punto è che non tutti i segretari riescono ad arrivare all’agognata busta e a prendere visione del contenzioso con l’Azienda territoriale. Chi ci ha provato, come il rappresentante della sezione Trullo-Corviale-Muratella, ha dovuto rinunciare: solo il tesoriere del Pd ha accesso agli atti. Spesso però, gli uffici delle Poste hanno richiesto delle documentazioni che normalmente un tesoriere non possiede, rallentando ancora di più la burocrazia.
Scatta la raccolta fondi per salvare le sezioni Pd
Parte così la raccolta fondi per aiutare le sezioni Pd romane a sopravvivere. Una rete di solidarietà democratica a cui tutti i circoli sembra abbiano partecipato, soprattutto verso le sezioni in gravi difficoltà come quella di San Giovanni, la più morosa.
Per il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, la situazione è in via di definizione. A Repubblica ha detto che al momento stanno “lavorando con Ater con spirito di collaborazione per arrivare a una risoluzione del problema. Stiamo anche concordando alcuni lavori di ristrutturazione necessari”. Anche il segretario romano, Enzo Foschi, sembra avere buone speranze su una risoluzione con Ater, “la trattativa è in corso” – ha assicurato – “Pagheremo fino all’ultimo euro”. Qual è il prezzo, però, che il Pd pagherà in termini di visibilità durante la campagna elettorale?