La fauna di Roma si fa sempre più eterogenea e variegata: dopo i cinghiali, i topi, i gabbiani e la famigerata vespa orientalis – senza contare anche le vipere, che ogni tanto fanno una capatina alle scuole – ora arriva una new entry: le ”cimici viaggiatrici”. Ma, scherzi a parte, la questione è sempre più seria. Nella Capitale è già allarme. Un allarme lanciato direttamente dalle ditte di disinfestazione che quotidianamente ricevono decine di richieste di intervento per il medesimo problema.
Roma invasa dalle cimici da letto: è allarme
Hotel di Roma a rischio: arrivano le segnalazioni
Soprattutto abbondano le segnalazioni da pare di hotel e alberghi, da ogni parte della città. A quanto pare sarebbero due i fattori che hanno innescato l’afflusso di questi animali: da una parte la ripresa del turismo, e dall’altra la tropicalizzazione del Paese, come spiega anche l’esperto Giancarlo Zucchet, il padre titolare della ditta Aldo Srl Zucchett alla Magliana che, come altri colleghi, è tempestato di richieste di intervento. Intervistato da la Repubblica, Zucchett ha detto: “Partiamo da lontano: un tempo queste cimici venivano chiamate ‘di trincea’, poi ‘del letto’, ora sono ‘viaggiatrici’. Il nome è dovuto al fatto che dalle stive degli aerei, dei traghetti e dei treni passano alle valigie dei turisti, per poi finire negli alberghi. Ed è lì che agiscono”. Poi ha aggiunto, lapidario: ”Il tasso di umidità e le temperature alte favoriscono la riproduzione degli insetti e quindi anche la diffusione. E questo è un ottobre un po’ anomalo”.
Quanto sono pericolose e come eliminarle
A questo punto la domanda obbligatoria è stata: come procedere allora? L’esperto ha risposto: “Ci sono prodotti professionali che riescono a debellarle”. Ma non è tutto così semplice, dal momento che il problema principale per le infestazioni riguardano le uova deposte. I prodotti eliminano le cimici adulte, ma non la prole ancora in gestazione: “Una femmina, come anche altri insetti, ne depone anche 500. La loro caratteristica particolare è da ricercare nel fatto che queste uova siano quasi invulnerabili”. Ci vogliono mezzi diversi: “Vanno congelate con l’azoto liquido oppure bruciate col vapore secco a 160/180 gradi”. E ancora, alla domanda se siano pericolose o meno, Zucchett avverte: ”Di base no, certamente molto fastidiose e colpevoli di rash cutanei notturni. Ma nei casi più gravi possono causare anche choc anafilattico.”