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Certificato verde per gli spostamenti tra Regioni: chi falsifica il pass rischia il carcere

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Rischia il carcere chi falsifica il certificato verde per gli spostamenti. E’ questo quello che prevede la bozza del nuovo decreto legge e che entrerà in vigore a partire dal 26 aprile. Sì, perché da lunedì prossimo verrà dato il via libera agli spostamenti tra Regioni e servirà il pass per muoversi tra territori “di colore diverso”. Questa certificazione non deve essere falsa perché stando all’articolo 13 della bozza, si va sul penale. 

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Certificato verde per gli spostamenti, chi falsifica rischia il carcere

Ecco cosa c’è scritto nell’articolo 13 della bozza del nuovo decreto legge. “Salvo che il fatto costituisca reato diverso da quello di cui all’articolo 650 del codice penale, le violazioni delle disposizioni del Capo I, ovvero dei provvedimenti e delle ordinanze adottati in attuazione del presente decreto sono punite ai sensi dell’articolo 2 del decreto legge n.33 del 2020. Se qualcuno dei fatti previsti dagli articoli 476, 477, 479, 480, 481, 482, 489, anche se relativi ai documenti informatici di cui all’articolo 491-bis del codice penale ha ad oggetto le certificazioni verdi Covid-19 di cui all’articolo 10, comma 2, si applicano le pene stabilite nei detti articoli, aumentate di un terzo. Se la certificazione verdi Covid-19 contraffatta o alterata è utilizzata per svolgere attività o compiere spostamenti vietati ai sensi del presente decreto, si applicano anche le relative sanzioni amministrative previste dall’articolo 4 del decreto legge 25 marzo 2020, n.19”.

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Le pene a seconda del reato variano dai 6 mesi ai 6 anni

 

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