Una vera e propria rivolta quella organizzata da studenti ed ex studenti del Centro sperimentale di Cinematografia. In ventiquattro ore si sono ritrovati all’interno di una chat circa 800 persone, tra cui anche Paolo Virzì, Marco Bellocchio e Daniele Luchetti. Il tutto per dire no all’emendamento leghista che mette la scuola sotto il diretto controllo del governo.
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Pd, la Lega attacca l’autonomia del Centro sperimentale di Cinematografia
“Sarebbe molto grave se fosse approvato l’emendamento che la Lega ha presentato al dl Giubileo, l’ennesimo decreto omnibus, e che colpisce pesantemente l’autonomia del Centro sperimentale di cinematografia. Un emendamento – già presentato in passato e ritenuto inammissibile – che interviene pesantemente sulla governance del centro. Si prevede un’incomprensibile soppressione del direttore generale tra le cariche fondanti e fondamentali a cui si aggiunge il cambio sostanziale dei compiti, della strutturazione, della nomina – che non sarebbe più diretta emanazione del presidente e degli emolumenti (ora assenti) del comitato scientifico che diventerebbe di nomina politica. Tra l’altro, come già successo con il dl Inps – gli organi in vigore cesserebbero entro 30 giorni dalla conversione del decreto, secondo la consueta logica di occupazione propria di questa maggioranza. Maggioranza che, dopo aver occupato ogni spazio, vuole mettere le mani anche sul cinema italiano”. Lo affermano in una nota i componenti della commissione Cultura della Camera del Pd.
Az-Iv, il governo respinga l’assalto al Centro di cinematografia
“Il governo non avalli il tentativo portato avanti da alcuni deputati di maggioranza di stravolgere e occupare un’istituzione importante per la cultura e la formazione italiana come la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia“. Così Valentina Grippo (Az-Iv), intervenendo in commissione Cultura a Montecitorio di cui è vicepresidente, durante la discussione degli emendamenti al dl Giubileo. “È un intervento che ci vede fortemente contrari nel metodo e nel merito. Non è ammissibile che un decreto specifico come quello dedicato al Giubileo del 2025 diventi un omnibus per soddisfare gli appetiti delle varie anime della maggioranza. Il caso della futura riorganizzazione del CSC – afferma Grippo – è davvero emblematico: un emendamento presentato dalla Lega, già respinto in passato perché inammissibile, sopprimerebbe il direttore generale, porrebbe il Comitato Scientifico alle dirette dipendenze dei ministeri della Cultura, dell’Istruzione e del Mef che avrebbero diritto di nomina dei sei componenti e interverrebbe sull’organizzazione dell’ente. Si introducono di fatto nomine politiche e controllo su un’istituzione culturale e formativa fondata nel 1935 che, qualora dovesse essere riformata, meriterebbe almeno un metodo e un’attenzione diversa. Voteremo contro questo emendamento auspicando che il governo fermi quella che non può che essere letto come un tentativo di lottizzazione e di svuotamento di un’istituzione importante del nostro paese”.