Nella giornata di ieri, 3 aprile, dopo ben 6 anni dall’omicidio del 20enne Marco Vannini, il processo si è concluso. 14 anni di reclusione per Antonio Ciontoli e 9 anni e 4 mesi per i figli, Federico e Martina e la madre Maria. “Ci abbiamo creduto fino alla fine”, dice la mamma di Marco, Marina.
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Le dichiarazioni di Federico
Federico Ciontoli, si è espresso rispetto alla Sentenza. “Se l’Italia vuole questo, io non sono nessuno, purtroppo, per fare capire che oggi la giustizia non ha vinto come sembrerebbe. Ora voglio spendere questi pochi momenti che mi rimangono con Viola (la fidanzata) e non con chi ha contribuito alla mia condanna”, ha dichiarato il ragazzo a Fanpage.it, subito dopo la lettura della Sentenza che lo ha condannato a 9 anni e 4 mesi di carcere per il reato di concorso anomalo in omicidio volontario. Come riportato dall’agenzia Nova, l’avvocato Domenico Ciruzzi, viaggia sulla stessa lunghezza d’onda dell’assistito: “Federico accompagnato dalla fidanzata Viola si costituirà in carcere a Rebibbia. E’ un ragazzo serio e le sentenze le rispetta (…) credo che Federico sia un’altra vittima di questa vicenda. Dico questo portando solamente l’esempio di Viola. Quella di Viola è stata la stessa condotta di Federico con la differenza che Federico si è opposto al padre, ha raccontato lui del colpo di pistola, eppure Viola giustamente assolta e il ragazzo condannato a 9 anni e sei mesi. Credo che questo processo come altri rappresenti la spia di un sistema che non funziona più”. Federico qualche settimana prima della Sentenza si era rivolto direttamente i genitori di Marco: “Io non so se loro riusciranno mai a perdonarmi per il fatto di non essere riuscito a salvare il loro figlio. Sono stato stupido, ingenuo, ho creduto alle bugie ma questo è quello che sono riuscito a fare quella sera.”