Si riempie di nuovi particolari il caso di Hasib Omerovic, il ragazzo di origine nomade accusato di molestie e volato giù dopo una perquisizione della polizia. A far dibattere, un sms dell’agente Laura Buia, che dopo la perquisizione a casa del giovane – poi volato giù dal balcone – commenta il sopralluogo delle Forze dell’Ordine tramite messaggio con “Identificato”, seguita da una dubbia emoticon ammiccante e che risulta di cattivo gusto, considerato come lo stesso Hasib stia già lottando tra la vita e la morte in quegli istanti.
I messaggi dubbi della Polizia sul caso Hasib Omerovic
C’era da prendere un potenziale stupratore, con diverse testimonianze dirette di ragazze che raccontavano come Omerovic fosse davvero un problema per la loro incolumità dentro la zona di Primavalle e i quartieri limitrofi. Dopotutto, la stessa polizia aveva trovato racconti sull’uomo anche tramite Facebook, con post allarmistici anche nel gruppo di quartiere. Certo, qualche agente come A.P. ha pensato bene di farsi giustizia da solo, magari con la complicità di qualche collega. Ma quel messaggio con tanto di emoticon “ammiccante”, risulta qualcosa di anomalo per il personale delle Forze dell’Ordine, che oltretutto erano ben coscienti dell’incidente occorso a Omerovic.
Il verbale che inchioda la Polizia sulla mancanza di tatto
Saranno gli stessi agenti, che peraltro hanno l’accusa di tortura ai danni di Hasib Omerovic, a verbalizzare l’incidente occorso al ragazzo con il volo da nove piani. Nel verbale infatti figura: “Alle 12.29 personale del Commissariato Primavalle è intervenuto in via Girolamo Aleandro 24, per identificazione di un cittadino bosniaco Omerovic Hasib (…) Dopo il controllo al domicilio lo stesso si è lanciato dalla finestra dell’abitazione cadendo nel cortile interno del palazzo dove è stato soccorso con il 118 in codice rosso presso il Policlinico Gemelli“. Si menziona addirittura un particolare, ovvero come “dopo il volo, Omerovic abbia riprovato a mettersi in piedi, collassando al suolo dopo qualche secondo di barcollamento”. Verità che gli agenti sapevano e conosceva anche Laura Buia, all’epoca dirigente del commissariato di Primavalle.