Si dovranno presentare al Riesame le personalità di Giorgia Castriota e Silvano Ferraro, che dovranno rispondere del caso legato alla corruzione nel Tribunale di Latina. Al momento, i giudici del Tribunale del Riesame di Perugia hanno esaminato le difese del gip di Latina e del collaboratore nell’ambito delle procedure di amministrazione giudiziaria. Al momento, si sta valutando la possibilità di revocare la custodia cautelare in carcere a entrambi, in una decisione che però verrà confermata solamente nei prossimi giorni.
Corruzione in Tribunale, revoca del carcere a Giorgia Castriota e Ferraro?
Al momento, il Tribunale del Riesame di Perugia si è preso diversi giorni di tempo per poter rispondere a questo quesito. Al termine dell’udienza di oggi, i giudici del Tribunale hanno voluto raccogliere le difese di Castriota e Ferraro, in modo da studiarle e definire l’oggettiva pericolosità dei soggetti, che proprio per questo era stati messi in custodia cautelare presso il carcere. Le accuse rivolte a entrambi, leggendo le carte giudiziarie, sono quelle di “corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, corruzione in atti giudiziari ed induzione indebita a dare o promettere utilità”.
La difesa di Castriota e Ferraro per farli uscire dal carcere
La revoca della custodia cautelare in carcere, sarebbe arrivata dai legali che seguono l’iter processuale di Giorgia Castriota e Silvano Ferraro. Infatti, gli avvocati chiederebbero una misura alternativa per i propri assistiti, specificando come questa dovrebbe essere “meno afflittiva”. Un’ultima parola che, però, spetterà solamente ai giudici del Tribunale del Riesame di Perugia, che dovranno ragionare sulla pericolosità dei soggetti oltre che la loro difesa legale. Dopotutto, almeno sul caso della Castriota le indagini sembrerebbero parlare chiaro: la donna avrebbe ricevuto sistematicamente soldi, gioielli, orologi, viaggi e addirittura un abbonamento in Tribuna d’Onore dello Stadio Olimpico, al fine di seguire la propria squadra del cuore.
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