Un traffico di droga gestito in casa, è l’ultima notizia che ci parla del mercato delle sostanze stupefacenti a Roma. Infatti, un nucleo familiare, residente nel quadrante cittadino di Portuense, sarebbe diventato il riferimento per l’acquisto degli stupefacenti nella zona, arrivando anche a elaborare il prodotto con vari escamotage per occultarlo agli occhi delle forze dell’ordine e quindi non essere scoperti.
La famiglia che vendeva la droga nel quadrante di Portuense
L’episodio, come menzionato dalle carte del Tribunale di Roma, aveva preso piede nel quartiere di Piana del Sole, ovvero in un’area di confine tra il Comune di Roma e quello di Fiumicino. La famigliola vendeva le proprie sostanze camuffandole come caramelle, in questo caso il più delle volte con le sembianze delle famose “Tic Tac”, che puntualmente smerciavano ai tossicodipendenti della zona di Portuense. Il business della casa era totalmente familiare, considerato come all’interno della realtà di spaccio operavano incontrastati il padre, la madre, la figlia e addirittura il fidanzato della ragazza.
Caramelle alla droga: le Tic Tac di marijuana
In una zona dove il business delle sostanze stupefacenti è amplio, considerata la presenza dei vicini quartieri come Corviale e il Trullo, la famiglia per far andare bene gli affari doveva ingannare la vista dei possibili agenti che potevano venire a controllarli. Ecco perché smerciavano la droga sotto le sembianze di note caramelle, come nel caso delle Tic Tac, oppure li spacciavano per noti prodotti legati al mercato farmaceutico.
La cura nella riproduzione delle confezioni
Oltre all’attività di spaccio, la famiglia metteva in piedi un vero gioco d’illusionismo. Era riuscita ad arrabattarsi per la riproduzione delle custodie di famose caramelle o farmaci, che fungevano da contenitori per il passaggio della sostanza stupefacente – principalmente marijuana – dal pusher o produttore al cliente, che in questo modo poteva passare più facilmente inosservato.