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Capretta uccisa, manifestazione ad Anagni. Gli animalisti: “Gogna mediatica per i colpevoli”

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L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha presentato una denuncia per maltrattamento e uccisione di animali nei confronti degli autori dell’atroce fine di una capretta, che è stata seviziata e uccisa durante una festa di compleanno in un agriturismo ad Anagni. L’associazione si è costituita inoltre parte civile nel processo.

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Le parole della responsabile dell’Ufficio legale Oipa in merito alla capretta uccisa

“Procediamo chiedendo la massima pena per il reato di maltrattamento e uccisione di animale aggravato da futili motivi – spiega l’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale Oipa -. Questo genere di delitti sono l’espressione di pericolosità sociale e auspichiamo una volta di più che il legislatore metta finalmente mano a una riforma del Codice penale che inasprisca le pene per questi reati”. L’Oipa fa notare come “in ogni campagna elettorale vi è chi promette un giro di vite che punisca chi abusa degli animali con pene severe in grado di costituire anche un deterrente per il ripetersi di queste atrocità. Purtroppo, a oggi, restano mere promesse elettorali”.

Manifestazione ad Anagni e Fiuggi

E oggi, sabato 2 settembre 2023, ci sarà una manifestazione che attraverserà prima Anagni, dove si trova l’agriturismo in cui è stata uccisa la capretta, e poi Fiuggi, città di origine dei giovanissimi protagonisti del massacro. Ed è stata ribattezzata ‘Fuori i nomi’, perché saranno esibiti cartelli con il nome e le foto di chi ha picchiato e ucciso l’animale durante una festa di compleanno.

Le parole di Bianca Boldrini

“Quanto accaduto alla capretta uccisa ad Anagni è una vera e propria azione criminale di giovani che, con estrema crudeltà, hanno agito con l’intento di far soffrire e uccidere un animale di pochi mesi che si era amichevolmente avvicinato loro”. Lo ha dichiarato Bianca Boldrini, responsabile LAV per l’area Animali negli Allevamenti, commentando la notizia dell’ennesimo caso di violenza avvenuto ad Agnani ai danni di un animale ammazzato a calci. Protagonisti alcuni giovani invitati ad una festa di compleanno che si teneva presso un agriturismo.

La scena dell’uccisione è stata ripresa in due video, poi pubblicati sui social. “LAV è pronta ad intervenire nel processo che confida si aprirà e in cui chiederà di costituirsi parte civile. La pericolosità di soggetti simili, che davanti all’innocenza di un cucciolo decidono di terrorizzarlo e di massacrarne il corpo, e l’entusiasmo che questo gesto deplorevole suscita in loro è lampante e spaventa terribilmente. Per questo gli assassini, perché è difficile definirli semplicemente “giovani” o “ragazzi” dopo il crimine che hanno commesso, devono essere assicurati alla giustizia”, ha commentato Boldrini.

“LAV chiede a carabinieri e procura che le indagini in corso siano minuziose e portino a una condanna esemplare per un episodio tanto grave di violenza. Il reato di maltrattamento di animali è punibile con la reclusione fino a 18 mesi di carcere che, in questo caso, dovrà essere aumentata della metà per la morte dell’animale. Pertanto, LAV auspica che i responsabili vengano individuati e puniti con la pena massima, affinché venga dato il giusto peso a tali atrocità ed episodi simili non si ripetano più, soprattutto fra i giovani”, ha concluso Boldrini.

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