Una capra è stata abbandonata con collare e guinzaglio a una cancellata di un’area verde su via Appia, a Roma. La povera bestia è stata notata fin dal mattino presto dai passanti, ma nessuno è intervenuto fino a quando è passato un socio dell’associazione animalista EARTH, che ha dato subito l’allarme. I volontari di EARTH hanno appurato che la capra era senza targhe di riconoscimento e senza microchip. Inoltre, si presentava molto magra e disidratata, ed è stata subito rifocillata e dissetata.
Il ritrovamento della capra abbandonata a Roma
Successivamente, è stato appurato che la capra era affetta da Herpesvirus Caprino. Questo potrebbe essere il motivo per cui è stata abbandonata, preferendo non spendere denaro per curarla e lasciandola al suo destino. “Oramai le persone abbandonano qualsiasi animale, dal criceto al pitone e anche animali come galline e capre”, spiega Valentina Coppola, presidente di EARTH. “È necessario educare fin da giovanissimi al rispetto degli animali e sarebbe altrettanto necessario avere leggi più severe per chi si macchia di questi reati. Ma nell’immediato, quel che serve sono rifugi sicuri e a norma per questi animali”.
L’affidamento della capra presso un centro specializzato
La capra, che è stata chiamata Heidy, è stata portata in una fattoria didattica che si è offerta di accoglierla e curarla. Una volta ristabilita, potrà vivere con altre caprette come lei fino alla fine dei suoi giorni.
Earth: “Servono leggi più severe riguardo l’abbandono degli animali in Italia”
In occasione di questo episodio, l’associazione EARTH ha rinnovato la sua richiesta di leggi più severe contro l’abbandono di animali. “È inaccettabile che ancora oggi si verifichino episodi di abbandono, anche di animali da reddito come le capre”, dichiara Valentina Coppola. “È necessario che le autorità competenti prendano provvedimenti concreti per contrastare questo fenomeno, che è un vero e proprio reato”. L’associazione EARTH chiede inoltre che vengano realizzati dei rifugi sicuri e a norma per gli animali abbandonati, in modo da garantire loro le cure e la riabilitazione necessarie.