Treni soppressi, ritardi, cancellazioni improvvise. E’ la calda estate di Trenitalia. E non solo a causa delle alte temperature. E chi ci rimette, come sempre, sono i viaggiatori. Costretti spesso a fare veri e propri salti mortali per arrivare puntuali a lavoro o tornare a casa dopo una dura giornata in ufficio.
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Treni cancellati, ritardi: caos nel Lazio per i pendolari
Dal 4 al 7 luglio sono stati 29 i treni cancellati. Poi, fino al 22 dello stesso mese, altri 66 convogli improvvisamente soppressi. E non è finita qui: l’ulteriore riprogrammazione prevede la soppressione di 250 treni al giorno dal lunedì al venerdì e di 85 il sabato. Insomma, una vera e propria carneficina. Sono i numeri della disfatta che si sta verificando sulla rete dei trasporti regionali. La colpa è ancora una volta del caldo eccessivo che avrebbe provocato un’anomala usura dei bordini delle ruote dei convogli. Questo non potrebbe garantire la messa in sicurezza dei treni. E allora, la soluzione è una: cancellare le corse.
La colpa è del caldo torrido
La Regione Lazio è però stanca di questo rimpallo di responsabilità tra Trenitalia e Rfi (gestore dell’infrastruttura) ed è così decisa a chiedere il conto per i forti disservizi patiti dai suoi cittadini, pendolari e turisti. Come riporta il Messaggero, il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha scritto agli ad delle due aziende esprimendo “forte preoccupazione in ordine alla gravità della situazione che si sta delineando. Considerata la progressiva estensione di tale fenomeno all’intera rete del Lazio e la perdurante incertezza sulle cause di natura tecnica che stanno determinando la messa fuori servizio di un numero sempre più elevato di treni, si invitano codeste Aziende a rafforzare con ogni consentita urgenza le azioni poste in essere al fine di mitigare i disagi all’utenza”.
Il problema, come detto, è stato causato dalle alte temperature. Le criticità erano state inizialmente osservate sulla linea FL3 Roma-Viterbo, quindi sulla FL1 Orte-Fiumicino aeroporto, la FL 2 Roma-Tivoli e sul Leonardo Express. Ma a luglio non solo la problematica non è rientrata, anzi. Si è allargata sempre di più e ora sta coinvolgendo l’intera rete del trasporto regionale.